Rita dalla Chiesa, vicepresidente dei deputati di Forza Italia, ha interrogato il Governo sull’utilizzo delle simbologie mafiose nel commercio, in Italia e all’estero. “Il fenomeno – spiega Dalla Chiesa – e’ sempre stato presente, soprattutto in alcuni settori. Ci sono in giro oggetti di ogni tipo, inneggianti alla mafia: nei mercatini ambulanti, nelle librerie, nei negozi, o nelle bancarelle sotto il Santuario di Santa Rosalia. Per fortuna che qualcuno ha denunciato il caso recentissimo del traghetto Messina – Reggio Calabria, a bordo del quale erano in vendita souvenir e gadget con immagini che mitizzavano le organizzazioni criminali. Anche all’estero, soprattutto nel settore della ristorazione, ci sono esercizi che hanno addirittura la parola mafia nel nome e nei menu'”.
“Tutto questo – continua la deputata azzurra – oltraggia la memoria delle vittime, offende i loro familiari, e soprattutto l’impegno di chi si batte contro la criminalita’. Ma anche l’immagine del Paese, in particolare all’estero, viene danneggiata dal ‘mafia marketing’, perche’ potrebbe passare il messaggio che la mafia sia un fenomeno culturalmente tollerato, mentre l’Italia e’ lo Stato piu’ avanzato sul contrasto alle organizzazioni criminali, e dobbiamo rivendicarlo’.
“Mi fa piacere – conclude Dalla Chiesa – che il Governo abbia colto la gravita’ del problema e abbia assunto l’impegno a migliorare ulteriormente i controlli sui marchi registrati in Italia e in Europa. E’ importante continuare a denunciare gli episodi che notiamo, affinche’ le autorita’ possano intervenire in tempo e si possa riuscire finalmente a mettere la parola fine a questo malcostume”.