Le due comunità psichiatriche denominate “Davide” e “Maria Chiara” di Siderno sono a rischio chiusura.
L’amministrazione comunale di Siderno avrebbe infatti stabilito di non procedere al rinnovo del contratto di comodato d’uso delle strutture che ospitano le due comunità psichiatriche.
In queste ore, sono fioccati i messaggi di solidarietà e preoccupazione per la situazione per il destino di realtà considerate un punto di riferimento dei servizi in ambito psichiatrico nella provincia di Reggio Calabria.
Confcooperative Calabria ha espresso “profonda preoccupazione e pieno sostegno ai cooperatori di GOEL – Gruppo Cooperativo guidati da Vincenzo Linarello, alla luce della notizia sulla possibile chiusura delle comunità psichiatriche gestite dal gruppo nel comune di Siderno”.
Il presidente di Confcooperative Calabria, Camillo Nola, in particolare, dichiara: “Siamo al fianco di GOEL in questo momento difficile. Confidiamo nel ruolo di mediazione della Prefettura di Reggio Calabria per la soluzione di una vertenza che va valutata nell’ambito di un quadro emergenziale di contesto che produce forte preoccupazione.
Il blocco delle attività dei centri psichiatrici determinerebbe una situazione drammatica, senza precedenti a causa del sostanziale azzeramento dell’offerta in provincia di Reggio Calabria. Confidiamo nella sensibilità e nella competenza di tutti gli soggetti attivi presenti al tavolo di martedì prossimo, compreso i vertici del Comune di Siderno che dovrebbero avere una profonda conoscenza del contesto socio-sanitario del territorio.
Da parte nostra, ci impegniamo a lavorare fianco a fianco con GOEL e le istituzioni locali per trovare una soluzione che salvaguardi la continuità di questi servizi indispensabili e che, viceversa, ponga le basi per incrementarli.”
Un altro appello è arrivato da Lamezia Terme dalla comunità Progetto Sud di don Giacomo Panizza: “Il disagio della sofferenza mentale, purtroppo, continua ad aumentare e in territori come la Calabria, carente dei minimi servizi di assistenza, il bisogno fatica a trovare risposte adeguate. Una tale carenza costringe molte persone a cercare in altre province o regioni risposta a quei bisogni che purtroppo in Calabria rimangono insoddisfatti. I cittadini della nostra regione, purtroppo, già da molti anni assistono ad una sempre maggiore carenza in ambito di servizi sanitari e la chiusura delle due comunità psichiatriche ‘Davide’ e ‘Maria Chiara’ rappresenta un ulteriore aggravamento della situazione esistente.
È, pertanto, inaccettabile che siano ancora una volta le persone più fragili e le loro famiglie a pagare il prezzo più alto.
Gli enti locali non possono non essere in prima linea nella difesa dei servizi pubblici e, pertanto, non dovrebbero determinare la loro chiusura o interruzione. Confidiamo che prevalga il buonsenso e che, pertanto, si scelga di salvaguardare il sistema dei servizi sociali e sanitari della Calabria, già fragile e precario, non contribuendo così al suo disfacimento”.
Sulla stessa lunghe d’onda, Francesco Fiorentino, presidente delle Comunità di accoglienza CNCA Calabria: “Mentre il disagio della sofferenza mentale fa registrare numeri sempre maggiori, la contestuale decisione dell’amministrazione comunale di Siderno, che stabilisce unilateralmente di non procedere al rinnovo del contratto di comodato d’uso delle strutture che ospitano le due comunità psichiatriche, apre un nuovo capitolo che non fa altro che aggravare il malessere sociale già insopportabile per i nostri territori.
Come persone e come Comunità di Accoglienza aderenti al CNCA Calabria presenti sul territorio Calabrese, esprimiamo vicinanza e sostegno al gruppo cooperativo GOEL e cogliamo l’appello che il gruppo ha lanciato, facendoci parte attiva di una protesta civile per i diritti alla cura di tutti e tutte“.