La gran parte delle Regioni italiane è alle prese con lo sblocco dei crediti fiscali legati alle ristrutturazioni edilizie e al cosiddetto superbonus. Basilicata, Lazio e Liguria stanno votando, con consenso unanime, proposte di legge che hanno l’obiettivo di coinvolgere le partecipate delle Regioni all’interno dello schema disegnato dal decreto cessioni approvato dal governo nazionale durante lo scorso mese di febbraio. Uno schema che impedisce di vendere i crediti all’interno della stessa Pubblica Amministrazioni e che le Regioni stanno provando ad aggirare coinvolgendo soggetti non considerati facente parte della P.a.
«Anche la Regione Calabria – spiega il capogruppo Mimmo Bevacqua – si sta muovendo sul solco tracciato dalle altre Regioni con una proposta di legge, praticamente identica a quella già presentata dalla Lega in Liguria, che è attualmente in discussione nella IV Commissione consiliare. Si tratta di un percorso che anche nelle altre Regioni è stato condiviso da tutte le forze politiche e che pure in Calabria potrebbe avere lo stesso consenso. Si deve evitare però – spiega il capogruppo dem a palazzo Campanella – che si arrivi esclusivamente all’approvazione di una legge spot che contenga soltanto indicazioni vuoti che poi non hanno nessun impatto reale, così come avvenuto con tanti dei provvedimenti fin qui approvati dal governo Occhiuto».
«Prima di fare arrivare in Consiglio regionale una legge condivisibile in linea generale, ma vuota nel contenuto – conclude Bevacqua – chiederò ai colleghi del mio gruppo di richiedere la convocazione in Commissione dei rappresentanti delle partecipate regionali che si vogliono coinvolgere per svolgere le dovute audizioni. Un passaggio fondamentale sia per una più ampia concertazione che per capire se le partecipate calabresi abbiano davvero la possibilità di acquistare i crediti derivanti dal superbonus per
dare la linfa sperate al comparto dell’edilizia. Senza risposte positive da parte di questi soggetti e un loro pieno coinvolgimento si rischia di fare l’ennesimo buco nell’acqua».