“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
HomeCalabriaInsegnanti di sostegno e operatori socio-educativi, Gemma (FdI): "Ecco la situazione della...

Insegnanti di sostegno e operatori socio-educativi, Gemma (FdI): “Ecco la situazione della Calabria e il parere dell’Angsa”

“Con l’inizio del nuovo anno scolastico 2023/2024 torna il tema degli insegnanti di sostegno e degli operatori socio-educativi che dovranno affiancare i bambini e ragazzi con disabilità sensoriale, psicofisica e con autismo.

Due misure che non sempre vengono attivate nei tempi giusti e con l’attenzione necessaria”.

Lo sostiene in una nota Chiara Gemma, eurodeputata del Sud del gruppo Ecr-Fratelli d’Italia.

“Per quanto riguarda la Calabria, – spiega l’on. Gemma – il fondo nazionale per l’anno 2023 assegnato per gli operatori socio-educativi sarà di 2 milioni e 887 mila euro e dovrà essere ripartito in 350 comuni calabresi. Tale fondo aggiuntivo esiste da due anni ed è stato inserito per la prima volta nella Legge di bilancio 2022. Oltre a questi fondi, altri 2 milioni e 139 mila euro sono stati assegnati alla Calabria per garantire il trasporto scolastico di 615 studenti in più rispetto all’anno scorso per le scuole di competenza comunale.

Il totale complessivo degli studenti calabresi con disabilità è di 6.434 bambini e ragazzi (scuole dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria inferiore).

Questi gli aspetti formali e i numeri – continua l’europarlamentare di Fratelli d’Italia -, sul piano sociale e operativo, va registrata una significativa e circostanziata nota del presidente dell’Angsa Calabria Vito Crea nella quale viene evidenziato che la Regione Calabria ha predisposto nei tempi giusti il Piano del diritto allo studio con risorse da destinare all’inclusione scolastica e al trasporto dedicato agli studenti con disabilità, ma molti Comuni calabresi non hanno fatto partire subito i servizi asserendo che mancavano i fondi.

Ciò non risponde a verità poiché i fondi ci sono – ha chiosato l’Angsa -. Quindi, – ha denunciato l’Associazione nazionale genitori persone con autismo – se i diritti dei bambini e dei ragazzi vengono negati ciò deriva da una probabile e superficiale gestione e questa incertezza rende, comprensibilmente, il rientro a scuola, ancora una volta, problematico, soprattutto per chi ha un disturbo dello spettro autistico e necessità di conoscere in anticipo i docenti, gli educatori, gli assistenti alla comunicazione che li accompagneranno durante l’anno scolastico.

Tali prese di posizione, come questa dell’Angsa, e le eventuali negligenze e i disservizi – commenta in conclusione l’eurodeputata di Fratelli d’Italia Chiara Gemma – vanno affrontati con la massima attenzione e determinazione e con una grande unità di intenti tra tutti gli attori istituzionali e associativi in campo: Regione, Comuni, Scuole e associazioni come l’Angsa. L’importante è raggiungere i risultati e fare in modo che a subire le conseguenze di errori e ritardi non siano i bambini, i ragazzi e le loro famiglie”.

Articoli Correlati