“Il Piano di Riordino della Rete Ospedaliera in Calabria non è operativo perché manca dei pareri dei tavoli tecnici ministeriali.
I pareri inoltre devono essere preventivi e non a sanatoria di un atto già pubblicato.
Tale situazione sostanzia che l’obbligo imposto dal Presidente della Giunta Regionale, ai direttori generali delle ASP, di attuare il Piano, è generico e privo di ogni effetto giuridico.
Tale assunto è contenuto nell’ordinanza n. 416/2023 di non concessione della misura cautelare monocratica, richiesta dal Comitato Popolare per la tutela del diritto alla salute, al Tar Calabria”.
Così, Graziano Di Natale, già segretario questore del Consiglio regionale della Calabria.
“Credo che -prosegue- la Regione Calabria abbia combinato un bel pasticcio annunciando un piano di riordino della rete ospedaliera che non potrà essere applicato atteso che i pareri ministeriali devono essere assunti in via preventiva e non successiva.
Tale stato di cose -aggiunge – genera ancora di più dubbi su come viene gestita la sanità nella nostra regione.
Ancora una volta -conclude- l’approssimazione nella gestione della sanità va a ledere il diritto dei calabresi ad avere un sistema sanitario efficiente”.