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Strage via D’Amelio, Iacucci (PD): “La lotta alla mafia riparte dalla questione sociale”

“… ‘La lotta alla mafia riparte dalla questione sociale e dai diritti’. A dirlo è stato il ‘Coordinamento 19 luglio’, in occasione dell’anniversario della strage di Via D’Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina ed Emanuela Loi. Sono già passati 31 anni da quel giorno terribile in cui la mafia sembrò avere la meglio ma la battaglia di Borsellino non è terminata con la sua morte”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Franco Iacucci (Pd).

”Il modo migliore per onorare il suo sacrificio da uomo dello Stato – aggiunge – è sintetizzato nella frase del comitato: senza diritti, senza giustizia sociale la mafia prospera se interveniamo sulla povertà, sull’isolamento, sulle disuguaglianze togliamo linfa vitale alla criminalità organizzata. ‘A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?’, diceva Don Milani. Solo con un’operosa presenza dello Stato e delle Istituzioni, della Chiesa, delle associazioni, della parte sana della nostra società possiamo continuare l’opera di Borsellino”.

”Mi auguro che l’anniversario di oggi costituisca un momento di riflessione in questo senso, di unione e non di scontro”, conclude Iacucci.

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