L’elevato costo del gas da qualche tempo rappresenta una sfida per la maggior parte delle famiglie Italiane, ma da quanto emerge da dei recenti confronti pare che la Calabria sia tra le regioni che maggiormente soffrono di questa condizione, tanto da essere considerata in una vera e propria situazione di povertà energetica.
Secondo recenti dati, la provincia di Crotone risulta essere la più colpita, con una spesa media annuale di 1.652 euro per le famiglie che hanno una fornitura in regime di tutela: un valore che supera del 20% la spesa media nazionale.
Nonostante i dati allarmanti, le soluzioni però sembrano essere già in dirittura d’arrivo partendo, ad esempio, da un’analisi delle migliori offerte gas del mercato libero. Infatti, è stato visto che già solo grazie a questo si ha modo di arrivare a ridurre il totale del costo delle bollette fino a 550 euro l’anno.
Una sfida contro la povertà energetica
In tutta Italia si sta diffondendo un disagio economico diffuso, ma dagli ultimi dati pare che la Calabria sia quella che ne sta soffrendo di più. Questo è legato principalmente al costo complessivo delle bollette e, in particolare, al prezzo del gas che risulta essere tra i più alti rispetto alle altre regioni italiane.
Le famiglie calabresi in questo contesto fanno davvero fatica ad affrontare le spese essenziali di riscaldamento e illuminazione, dovendo dedicare a questi servizi gran parte del loro reddito.
Questo fenomeno si traduce, quindi, in una privazione di tali servizi a causa dell’incapacità di far fronte alle relative spese.
Secondo l’Osservatorio italiano della povertà energetica (Oipe), centro specializzato che si occupa della raccolta dei dati e dell’attuazione delle misure di risoluzione, il 16,7% delle famiglie calabresi è considerato in stato di povertà energetica.
Ad essere più vulnerabili sono in particolare le famiglie residenti in piccoli comuni e nelle aree interne, soprattutto donne, giovani tra i 18 e 34 anni e anziani sopra i 65 anni, con oscillazioni date dall’influenza di occupazione e livello di istruzione.
Vista quindi la situazione, grazie ai dati raccolti dall’Oipe, è evidente che la regione Calabria si ritrova ad affrontare una grande sfida e che abbia bisogno di soluzioni mirate, volte a migliorare la qualità complessiva della vita delle famiglie.
Quali possono essere le possibili vie d’uscita
Per affrontare la sfida della povertà energetica in Calabria, qualcosa si sta già muovendo soprattutto da parte dell’Osservatorio, impegnato nella ricerca di una soluzione.
Innanzitutto, si è visto fondamentale condurre una mappatura accurata del territorio per identificare le famiglie coinvolte e gli ostacoli che incontrano nell’accesso alle misure di sostegno offerte a livello nazionale.
Inoltre, tra i suggerimenti proposti c’è quello relativo alla formazione di figure professionali capaci di proporre soluzioni personalizzate per ciascuna famiglia. Un quadro complessivo del contesto abitativo e sociale in cui vivono le famiglie consentirebbe, infatti, di attuare interventi tecnici mirati e sensibilizzare i cittadini all’uso consapevole delle risorse energetiche nelle abitazioni.
L’Osservatorio sulla Povertà Energetica Regionale, istituito all’interno della società Green Home, svolgerà un ruolo cruciale nell’informare e coinvolgere istituzioni, associazioni, cittadini e imprese per promuovere azioni concrete sul territorio.
Per il momento, una delle soluzioni più indicate per aiutare le famiglie calabresi sembra essere proprio quello della valutazione e l’analisi delle offerte presenti sul mercato, in grado di abbassare il peso dei costi energetici sul portafoglio.