Con particolare orgoglio e soddisfazione il Gal “Serre Calabresi” ha accolto la notizia del primo posto del “Premio Best Practice dell’Italia rurale”, assegnato alla Cooperativa “Nido di Seta” di San Floro, attiva da quasi dieci anni nel settore della gelsibachicoltura e della produzione della seta.
Un’azienda agricola multifunzionale, fondata da giovani che hanno deciso di ritornare e restare in Calabria, riprendendo l’antica filiera serica.
Un lavoro di impegno e dedizione costante che – si legge in un comunicato stampa del Gal – ha portato ad inanellare diversi successi, uno dopo l’altro fino ad arrivare ad aggiudicarsi con quest’ultimo riconoscimento il titolo di “Golden Ambassador della Pac per l’Italia”.
Una politica aziendale di sostenibilità, quella intrapresa da Nido di Seta, che da ultimo ha portato a realizzare un laboratorio di tinte naturali, una nuova attività che va a potenziare e completare la filiera preesistente all’interno dell’azienda.
Il laboratorio, oggetto del riconoscimento, è stato finanziato proprio attraverso il Gal “Serre Calabresi” con l’intervento A.1.2 “L’arte della materia locale. L’artigianato fra tradizione e innovazione” del Piano di Azione Locale “Spes Strategie per restare (Mis. 19.2/6.2.1 del Prs 2014/2020).
Proprio qualche giorno fa, il presidente della Cooperativa “Nido di Seta”, Domenico Vivino, ha portato la propria testimonianza relativa a quest’attività imprenditoriale nell’ambito del workshop “I mestieri dell’agricoltura 2.0 – Il futuro ha radici antiche”, organizzato dal Gal stesso.
Da qui il vivo compiacimento espresso, a nome del Gal “Serre Calabresi” e del Cda dello stesso, da parte del presidente Marziale Battaglia, il quale ha posto in evidenza come «investire sulle aree rurali rappresenti la strategia vincente per creare indotto e sviluppo per i territori, tanto più quando questi sono marginali» e come «investire sul settore agricolo, sull’agricoltura multifunzionale, sulle attività connesse, sui servizi e sull’attività imprenditoriali anche non rurali che vanno a rafforzare il tessuto sociale siano misure utili a contrastare lo spopolamento e a valorizzare le risorse locali, sotto molteplici profili, produttivo, economico, turistico. Nido di Seta è la dimostrazione di come, assieme alla funzione primaria del settore agricolo, la promozione della diversificazione in agricoltura è in grado di fornire servizi secondari, utili alla collettività, può concorrere a proteggere l’ambiente, a impiegare in maniera sostenibile le risorse e a contribuire alla sopravvivenza socio-economica delle aree rurali».