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Rinasce la “Strada Regia delle Calabrie” grazie allo studio Open Source di Luca Esposito

Otto anni di ricerche, decine di borghi appenninici del Sud dal grande valore sociale, storico e culturale emersi dal passato. Rinasce così la storia de ‘La Strada Regia delle Calabrie’ grazie alla ricerca lunga 8 anni realizzata dall’architetto Luca Esposito. Pasionario di storia dell’architettura, Esposito ha riscoperto l’antico collegamento di epoca romana che lega Campania, Basilicata e Calabria e rimasto come nascosto dall’inaugurazione dell’A3 aperta nel 1962.

Lo studio di Luca Esposito, membro dell’Archeoclub D’Italia, è ora un’opera Open Source accessibile a tutti su www.academia.edu che racconta in oltre 200 pagine un percorso che da Napoli a Reggio Calabria attraversa 430 chilometri di territorio. “Con questa pubblicazione abbiamo varato un progetto che vuole trasformarsi in un network fra decine di borghi del Sud” anticipa all’Adnkronos l’architetto Luca Esposito che conta di presentare il progetto a Roma a marzo prossimo. Lo studio, interamente digitalizzato, ha tradotto gli 8 lunghi anni di ricerche in pagine ricche di foto antiche e mappe, riportando alla luce un grande patrimonio culturale sconosciuto.

“La Strada Regia delle Calabrie è molto antica, esistente già in epoca romana. e – spiega Esposito – la prima parte della mia ricerca si è concentrata sul primo tratto della strada, la prima metà del tragitto che va da Napoli a Castrovillari”. L’A3, ricorda, “ha di fatto ‘nascosto’ l’antica strada che è come scomparsa dietro l’autostrada che ha nascosto anche gli antichi borghi che percorreva”.

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