“Stiamo assistendo all’ennesimo colpo assestato in pieno volto ad un settore, quello edile, che viaggia ad una velocità 4 volte quella del Pil. In un paese normale certe cose non accadrebbero, ma L’Italia ha poco di normale: Ed è per questo che si ricorre al decreto legge, uno strumento adottato nei casi di straordinaria necessità ed urgenza, quando di necessario ed urgente c’era solo la messa in sicurezza di migliaia di imprese.
E poco importa se tutti gli enti locali, di qualsiasi colore politico, avessero all’unanimità accolto la possibilità di acquistare i crediti incagliati ed erano già pronti a farlo….. A poco o a nulla servono gli appelli trasversali provenienti praticamente da tutte le associazioni datoriali…..
Il governo ha deciso di porre fine alle cessioni dei crediti derivanti da bonus edilizi ed al divieto per gli enti locali di acquistare quelli incagliati. Occorre porre rimedio al più presto a questo provvedimento altrimenti assisteremo da un lato alla chiusura di migliaia di aziende e a lavori non ultimati e dall’altro a operai licenziati e a fornitori non pagati….
Le conseguenze di tutto ciò sono facilmente immaginabili”.
Lo dichiara in una nota Antonio Falbo, presidente Confapi Aniem Calabria.