Il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Domenico Guarascio, applicato come sostituto procuratore generale in appello, ha chiesto la condanna a 7 anni e 8 mesi di reclusione per l’ex presidente del Consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso.
Il procedimento, denominato Farmabusiness, è incentrato sulla vendita all’ingrosso di farmaci che sarebbe stata organizzata da componenti della cosca Grande Aracri di Cutro (Crotone) i quali avrebbero investito i proventi delle attività illecite del clan con l’aiuto di sodali tra i quali imprenditori, esponenti politici e funzionari pubblici. In primo grado, con rito abbreviato, Tallini era stato assolto “perché il fatto non sussiste”.
Chiesta poi la condanna a 4 anni di reclusione per Tommaso Aprile, anche lui assolto in primo grado dall’accusa di violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Nel resto il pg ha invocato la conferma della sentenza emessa dal gup il 18 febbraio 2022. In quella occasione, la pena più pesante, 16 anni, era stata inflitta a Domenico Scozzafava, accusato di associazione mafiosa e ritenuto il fulcro della truffa dei farmaci e il trait d’union tra la cosca Grande Aracri e i colletti bianchi. Scozzafava sarebbe stato così vicino al clan di Cutro da partecipare agli incontri, veri e propri summit per organizzare le attività criminali, nella tavernetta del boss Nicolino. Scozzafava è inoltre considerato il supporter politico di Tallini per il quale si sarebbe prodigato nella raccolta di voti. “Un formidabile portatore di voti”, secondo l’accusa, che si sarebbe impegnato in questa attività anche in tempi recenti, fino alle penultime elezioni regionali. Secondo l’accusa, a organizzare l’affare dei farmaci per conto della cosca si sarebbe particolarmente prodigato Salvatore Grande Aracri, di 45 anni, condannato a 11 anni e 8 mesi.