“Abbiamo letto con moderato stupore una nota stampa del sottosegretario all’Istruzione on. Paola Frassinetti. Abbiamo sempre avuto grande rispetto per le Istituzioni e non rinunciamo nemmeno in questa occasione a rispettare il sottosegretario che però, volendosi occupare di scuola in Calabria avrebbe potuto farlo iniziando magari dalla dispersione scolastica, dalla messa in sicurezza degli edifici, o magari del potenziamento degli asili nido.
Nulla di tutto questo, lo scandalo per cui l’onorevole si scomoda e si occupa di Calabria è un normalissimo dibattito in una scuola di Soverato dove addirittura si affronta il tema delle ‘complesse vicende del confine orientale’ e naturalmente dell’orrore delle foibe. Il problema è che un apprezzato storico – Eric Gobetti – impegnato da anni con studi serissimi sulla vicenda non deve parlare”.
Così Mario Vallone, coordinatore regionale Anpi Calabria e componente del Comitato nazionale Anpi, dopo che la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti ha giudicato “gravissimo” che il 21 febbraio in una scuola di Soverato sia stato organizzato un incontro con Eric Gobetti, autore del libro ‘E allora le Foibe?’.
“Pensavamo ormai conclusa l’epoca della fedeltà al regime con il giuramento dei professori. Si può condividere o criticare il lavoro di uno studioso ma non impedirgli di parlarne, anche perché ormai non ci crede più nessuno all’allarme sul presunto negazionismo – sottolinea Vallone – Nelle oltre 100 pagine del libro non una sola parola sminuisce il dramma delle foibe.
I fatti storici sono, come deve essere, raccontati con scrupolo analitico delle fonti, senza la propaganda cara ad un certo revanchismo fascista. Stia serena la sottosegretaria, da queste parti non si nega nulla, se proprio si sente preoccupata dal negazionismo deve rivolgere lo sguardo altrove”.