“Una rivoluzione alimentare che vogliamo mettere in campo e che ha l’obiettivo di coinvolgere tutti gli asili nido, le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado”. Lo ha detto la vicepresidente della Regione con delega all’Istruzione, Giusi Princi illustrando a Catanzaro le linee guida di accesso ai contributi per l’attivazione delle mense scolastiche biologiche, realizzabili in ogni comune della regione.
“Sappiamo – ha aggiunto Princi – quanto l’obesità infantile registri una percentuale tra le più alte d’Europa. La Calabria è messa male. I nostri bambini vengono fortemente compromessi in ambito sanitario perché ci sono dei disturbi alimentari non indifferenti, per non parlare del disagio sociale e di episodi di bullismo conseguenziali che si registrano in contesti scolastici. Oggi abbiamo chiamato a raccolta tutti i sindaci della Calabria per spiegare loro come accedere ad importanti contributi per l’attivazione del servizio delle mense biologiche che interesserà prima gli studenti e poi le famiglie con importanti azioni di sensibilizzazione”. Per quanto riguarda i contributi “maggiori saranno le adesioni dei Comuni – ha sottolineato – maggiori saranno gli incentivi e le risorse economiche che si otterranno. Dobbiamo incentivare una filiera produttiva che in primis è finalizzata alla promozione della salute e poi va ad incentivare lo sviluppo economico locale”.
Parallelamente, inoltre, il dipartimento Agricoltura della Regione, proprio per sensibilizzare sull’argomento, sta organizzando percorsi laboratoriali insieme alle istituzioni scolastiche per l’infanzia, nelle fattorie dell’Arsac. “Siamo la terza regione più bio di Europa – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo – e la prima d’Italia per percentuale di superficie agricola utilizzata. È chiaro che un investimento sul biologico anche in senso sociale è importante”.
Un Investimento, è stato detto, che per quest’anno sarà pari a cinque milioni di euro. “Per questo – ha aggiunto Gallo – stiamo sensibilizzando i Comuni e i dirigenti scolastici di tutta la Calabria per fare in modo che ci sia un massiccio investimento sui prodotti biologici all’interno delle scuole. Riteniamo che questo costituisca educazione alimentare e possa essere prevenzione e riesca a raccontare una storia diversa di una Regione diventando marcatore identitario”. Le scuole, secondo quanto è stato spiegato nel corso dell’incontro, devono candidarsi inserendo nei bandi di gara per il servizio di mensa scolastica almeno il 70% di prodotti biologici al km zero.