“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Manifesti su boss ‘ndrangheta drag queen, Klaus Davi a giudizio per diffamazione: il 20 gennaio la prima udienza

Si svolgerà venerdì 20 gennaio presso il Tribunale Milano XI alle ore 9.30, aula H piano primo, presieduta dalla Giudice D.Ssa Fabrizia Pironti di Campagna, la prima udienza che vede imputato il giornalista Klaus Davi per i suoi manifesti ritraenti il boss della ‘Ndrangheta calabrese Rocco Papalia in abiti femminili.

Secondo la Procura di Milano, che ha deciso il rinvio a giudizio, il giornalista con questi manifesti avrebbe gravemente diffamato la reputazione del super boss. 

I manifesti in realtà fanno parte di una campagna di sensibilizzazione più articolata di cui Rocco Papalia è solo un esponente. Klaus Davi nel corso degli anni ha ritratto in abiti femminili più volte Matteo Messina Denaro, Totò Riina, Bernardo Provenzano, Rocco Morabito, Raffaele Cutolo, Antonio Iovine, Francesco schiavone, Michele Zagaria, Giacomo Di Lauro, Paolo De Stefano, Gennaro Pulice, Domenico Bonavota, Luigi Molinetti, il super narcos Nicola Assisi, il Boss di San Luca Domenico Giorgi è tanti altri.

Affissioni che per la loro dirompenza finirono anche sulla stampa spagnola e sudamericana (https://www.elpais.com.uy/informacion/mafioso-camuflo-sociedad-puntaestena.html). Come più volte ha avuto modo di ribadire Klaus Davi, nonostante siano stati presi di mira i più importanti capi della Camorra, della ‘Ndrangheta e della Mafia siciliana, l’unica querela arrivata è stata quella di Papalia. Quando, nell’agosto del 2017, la città di Palermo fu tappezzata con le immagini di Messina Denaro in versione femminile (https://www.ansa.it/canale_legalita_scuola/notizie/2017/08/20/foto-messina-denaro-drag-queen-a-palermo_b2eb1c41-c06a-459c-ae8b-6ae5c74b1833.html), il super boss siciliano era ancora latitante, ma né da lui né dai suoi familiari né dai legali dei suoi familiari è giunta mai una diffida verso il massmediologo.

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