“Un segnale di vicinanza all’Arma dei carabinieri che attraverso un lavoro quotidiano e continuo di oltre 6.000 persone rappresentano lo Stato italiano, fronteggiando in una regione particolare una delle piu’ potenti organizzazioni criminali al mondo, facendolo con una serieta’, una metodologia e una capacita’ che nessun’altra forza di polizia puo’ sostenere allo stesso livello in tutto il mondo”. Lo faccio con orgoglio, lo faccio nella settimana di Natale, per far sentire a queste persone, anche nei posti piu’ difficili, la vicinanza dello Stato e della nazione”.
Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parlando con i giornalisti a Catanzaro dopo aver fatto visita al Comando Legione Carabinieri della Calabria.
“Mi e’ stato prospettato – ha aggiunto Crosetto – il quadro di uno Stato che ogni anno fa un passo avanti, si organizza di piu’, aumenta la sua capacita’ di controllo di una regione che ogni anno essa stessa fa passi per liberarsi nel suo tessuto economico e sociale dell’oppressione da parte di un’organizzazione che ha le radici in Calabria ma ormai – ha rilevato il ministro della Difesa – e’ una grandissima organizzazione internazionale, i cui interessi sono al di fuori e al di sopra di questa regione e hanno meccanismi e modi di propagarsi nel mondo che ormai vanno al di la’ dell’Italia”.
Quanto agli organici dell’Arma dei carabinieri in Calabria e a un loro possibile potenziamento, Crosetto ha specificato: “Finora mi sembra che tutti i governi che si sono succeduti hanno dato a questa regione la priorita’, va fatto un grande intervento nei prossimi anni anche dal punto di vista, oltre che dell’organico, infrastrutturale. Ma penso – ha aggiunto il ministro della Difesa – che l’Arma dei carabinieri abbia idea di come farlo, e il governo e’ assolutamente disponibile a supportarlo: il governo nazionale, quello regionale, provinciale e comunale, perche’ – ha concluso il ministro della Difesa – quando si parla di lotta alla criminalita’ non esistono differenze politiche, esistono solo istituzioni che si devono contrapporre quotidianamente alla criminalita’”.
E sul tema della Difesa, Crosetto ha specificato: “Penso che stia cambiando dopo gli avvenimenti dell’Ucraina, cambiera’ il modo con cui l’abbiamo interpretata finora”.
Secondo Crosetto, “cosi’ come il mondo sta cambiando velocemente in altri settori, cambiera’ anche in quello della difesa, in quella della lotta alla criminalita’”.
“Ci sono settori che fino a qualche anno non esistevano, esempio quello cyber, in cui si svilupperanno azioni sia difensive sia offensive, che in qualche modo devono far cambiare la stessa organizzazione e la mentalita’.
“Però – ha concluso il ministro della Difesa – siamo davanti a una delle organizzazioni piu’ efficienti al mondo per combattere la criminalita’ organizzata, quindi dai carabinieri e da quello che fanno in Calabria c’e’ da imparare, da prendere norme di linguaggio piu’ che insegnare qualcosa”.