“Nel 1963 Guido Piovene nell’introduzione di una Enciclopedia sulla Calabria scriveva che qui le riforme non raggiungono l’effetto desiderato e ne indicava le cause nella incompetenza, nella corruzione e nell’incuria, politicamente sorrette.
Le cause allora indicate, dopo 60 anni, ancora persistono se non aggravate”, esordisce così il documento diffuso dal Consiglio Direttivo Nazionale della Associazione di Promozione Sociale Consolidal, sotto la guida del nuovo presidente il catanzarese Antonio Nania.
“E’ sparita – si legge nel Documento della Consolidal – la bene avviata zona industriale di Lamezia Terme, abbiamo avuto l’episodio del Ponte Morandi di Catanzaro con l’inchiesta che ne è seguita, una immensa area verde è andata materialmente in fumo (dall’Aspromonte alla Sila, al Pollino), la Sanità è diventata accessibile solo ai benestanti e non si prosegue per non ingenerare una crisi di panico nelle nuove generazioni che hanno il tasto della gravità delle cose dalla lettura quotidiana dei giornali. Altra causa era stata individuata da Piovene in una “foga riproduttiva”, ma quest’ultima benché sparita, contro ogni concezione cristiana della famiglia, si è rivelato un vero danno economico e sociale perché le imprese agricole sono rimaste senza operai costringendoci a ricorrere all’estero per l’agroalimentare. Eppure, se crediamo fermamente che dopo ” il buio” può venire “la luce” ,dopo questo accenno catastrofico potrebbe nascere una nuova forza creatrice e non ci stupiremmo se in Calabria venissero uomini nuovi e straordinariamente capaci che non sono proprio immigrati degli altri continenti o gente del resto d’Europa, ma i nostri giovani che altrove hanno portato capacità, competenza, rafforzato esperienza e serietà e che qui potrebbero scardinare questa “tragica fissità “…
Naturalmente – conclude il documento diffuso dal Consiglio Direttivo Nazionale della Associazione di Promozione Sociale Consolidal, sotto la guida del nuovo presidente Antonio Nania – se lo vogliamo e ne creiamo le condizioni”.