Commissario ad acta, sembra finalmente voler “rompere” il sistema che ha determinato il collasso della Sanità calabrese, con il crollo certificato dei lea, la migrazione sanitaria più alta d’Italia, la mancata approvazione dei bilanci ed un debito fuori controllo.
L’aut aut al Tavolo Adduce affinché approvi rapidamente il Programma Operativo ed il ricorso, peraltro previsto dal piano di rientro del debito, all’assistenza della Guardia di Finanza per la ricognizione del debito, sono un segnale forte che ci fa ben sperare per il futuro della sanità regionale.
Al Commissario ad Acta chiediamo di procedere anche alla valutazione dell’operato di commissari e sub commissari, arrivando a definire le responsabilità o l’incapacità di chi, in questi anni, non solo non ha fatto il proprio dovere ma è stato spesso “premiato” nonostante le evidenti mancanze”.
Lo affermano, in una nota, Giuseppe Martorano, segretario generale FIL, e Sergio Enrico Maria Marino, segretario regionale CNaL.