“Assolto perche’ il fatto non sussiste. Una sentenza netta che cancella ogni ombra sulla mia condotta alla guida della Regione”. Lo afferma l’ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in riferimento alla sua assoluzione, decretata ieri dal tribunale di Catanzaro, nell’ambito di un procedimento che lo vedeva accusato di peculato in relazione all’uso di alcuni fondi regionali legati al “Festival dei Due Mondi” di Spoleto.
“Un procedimento – prosegue Oliverio – che non avrebbe mai dovuto iniziare. Stavamo facendo un buon lavoro, guidati dalla bussola della legalita’ e della trasparenza, come i calabresi si aspettavano che facessimo. La Calabria aveva cominciato ad alzare la testa e smesso di essere ultima in tutto. Eravamo forti e soprattutto liberi perche’ autonomi. Anche se il tempo e’ galantuomo e la giustizia prima o poi arriva, sono stati prodotti enormi danni, ferite profonde, mortificata la reputazione. E’ stato fermato – sostiene l’ex presidente della Regione Calabria – un progetto che stava restituendo dignita’ e una prospettiva alla nostra terra. Amarezza e sofferenza frutto di malagiustizia rese ancor piu’ laceranti dalla ferocia del sistema mediatico. Giorni, anni per me e per i miei cari che nessuno potra’ mai risarcire. Chi paghera’ per tutto questo?”.
Oliverio infine esprime “profonda gratitudine al mio amico ed avvocato Enzo Belvedere per l’affermazione della verita’ e di quella Giustizia in cui non ha mai smesso di credere. Sono migliaia le testimonianze di stima e di solidarieta’ che mi stanno arrivando da tutta la Calabria e non solo. A tutti voglio dire di non mollare, di non permettere che l’entusiasmo lasci posto alla rassegnazione. C’e’ ancora spazio – conclude l’ex presidente della Regione Calabria – per la lealta’ e la visione. Dobbiamo fare ancora tanto con la forza e la determinazione di sempre. Liberi da subalternita’”.