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Pollifroni (Istituto Nazionale Azzurro): “Assistiamo oggi alla crisi della famiglia tradizionale”

“Il rapporto fra la famiglia e la società di oggi, soprattutto negli ultimi decenni, ha subito profonde trasformazioni, che hanno portato, a mio avviso, ad una degenerazione dei legami fra i membri stessi del nucleo familiare. Nella società di oggi sembra, infatti, non esserci più spazio, o meglio sembra non esserci più tempo da dedicare ad un’istituzione che fino al tempo dei nostri genitori aveva una funzione ben più importante nella formazione dei ragazzi”. Ad affermarlo in una nota Filippo Pollifroni, delegato della Regione Calabria dell’Istituto Nazionale Azzurro.

“Le cause che hanno generato il fenomeno sono molteplici, – prosegue nella nota – tuttavia un dato di fatto è evidente: la crisi della famiglia tradizionale è tanto più forte, quanto maggiore è lo sviluppo economico e il benessere del paese. Pertanto i fattori che si sono via via aggiunti a delineare la crisi sono tutti da rintracciare all’interno del percorso di mutamenti che si sono rapidamente susseguiti nel nostro paese portando ad una crescita politica ed ideologica.

Il processo di decadenza è senz’altro iniziato negli anni successivi al dopoguerra, quando la famiglia comincia ad essere considerata un ostacolo per il mondo del lavoro, i vincoli che la costituivano un freno agli svariati impegni che condizionano la vita quotidiana della coppia italiana. Parallelamente al boom economico del dopoguerra i nuclei familiari, oltre a diminuire in numero, si sono, infatti, fatti sempre più piccoli e il paese si è progressivamente portato su un tasso di crescita demografica pressocchè pari a zero, come ci attestano i numerosi dati statistici raccolti dalla Caritas Italiana.
Se da una parte diminuisce il numero dei figli, ecco che invece il numero delle donne che entrano a far parte attivamente della società cresce sempre più.

Grazie alla presa di coscienza dei propri diritti la figura della donna, prima interamente dedita alla famiglia, alla casa e ai figli, si è sganciata da questi vincoli e la sua presenza all’interno della famiglia si è progressivamente indebolita. Ricoprendo la donna anche incarichi importanti nel campo sociale e politico il tempo da dedicare ad una eventuale famiglia viene meno, tanto che svanisce completamente la possibilità di avere figli, ai quali altrimenti non si potrebbero prestare le attenzioni necessarie.
Ulteriore colpo che ha attaccato l’autorevolezza e la centralità della famiglia italiana è stata la moderna legislazione sul divorzio, che ha allentato il vincolo
familiare inteso come istituzione immutabile e perenne. Dalla famiglia patriarcale e allargata di una volta si è giunti, con un processo lento ma credo quasi impossibile da fermare, ad un solo genitore con un figlio: è questa la tipologia familiare che oggi avanza in Italia. A questa situazione si riallaccia il comportamento dei giovani, che rimangono senza punti di riferimento genitoriali, genitori che con troppa facilità “rompono” la famiglia per futili motivi.
Non avendo figure di riferimento salde all’interno di quella che è la prima società che tutti noi ci troviamo ad affrontare (ovvero proprio la famiglia), – conclude Pollifroni – le cercano dunque all’esterno, ma così facendo “si estraniano dalla famiglia“, facendole perdere sempre più il suo valore e significato originario. Noi, come ISTITUTO NAZIONALE AZZURRO lottiamo con forza per la famiglia, come unione Cristiana, che mette al centro il senso alto della famiglia come motore propulsivo della società. Proprio per questo il nostro Presidente Lorenzo Cav.  Festicini, insieme con la nostra Guida Spirituale Monsignor Giulio Cerchietti, si sforzano di mettere al centro i bisogni delle persone nelle loro necessità primarie, con la consapevolezza che bisogna combattere gli egoismi personali”.

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