“Secondo quanto riportato nelle graduatorie degli avvisi pubblici relativi ad asili nido e scuole dell’infanzia con i progetti di investimento che verranno finanziati con le risorse europee Next Generation EU, stanziate nell’ambito delle azioni per il potenziamento dei servizi d’istruzione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), saranno destinati complessivamente oltre 220 milioni di euro per un totale di 183 interventi per scuole dell’infanzia e per asili nido e poli dell’infanzia per l’intera fascia di eta’ 0-6 anni.”
Lo riferisce una nota del Ministero dell’Istruzione.
“La pubblicazione delle graduatorie – e’ detto nel comunicato – conclude la prima fase dell’azione del Pnrr per gli asili nido e le scuole e i servizi educativi per l’infanzia. In particolare, alle regioni del Mezzogiorno andra’ il 54,98% delle risorse per gli asili nido e il 40,85% di quelle per le scuole dell’infanzia. Contestualmente, e’ stato disposto anche lo scorrimento delle graduatorie dell’avviso pubblico del 2021, da 700 milioni, su asili nido e centri polifunzionali per la famiglia che prevede l’autorizzazione di 234 nuovi interventi per un importo di 381 milioni. Questo avviso pubblico contribuisce al raggiungimento dei target del PNRR relativi all’attivazione di nuovi posti per servizi educativi nella fascia 0-6 anni e rientra tra i cosiddetti ‘progetti in essere’ del Pnrr”.
“Si tratta del piu’ grande Piano mai realizzato sul tema dell’istruzione per la fascia 0-6 anni, con un investimento complessivo di 4,6 miliardi di euro – dichiara il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi – e il governo ha lavorato in questi mesi e sta ancora lavorando affinche’ il Piano sia attuato, rispettando tutte le scadenze previste. Siamo particolarmente orgogliosi del risultato raggiunto sugli asili nido: siamo riusciti ad allocare tutte le risorse disponibili, con una quota ingente di finanziamenti destinata al Sud.”
“Assicurare il diritto all’istruzione per i piu’ piccoli, su tutto il territorio nazionale – ha aggiunto Bianchi – e’ un elemento fondamentale per colmare il divario tra nord e sud, per rimuovere gli ostacoli al lavoro femminile e sostenere le famiglie con azioni concrete”.