“Segnalazioni, denunce, fiato sul collo. Le buone notizie sono sempre il frutto di un lavoro incessante. Lavoro che nella sanità calabrese sa di pressing asfissiante sui commissari straordinari delle Asp. Accade così che in Calabria, in un clima di incertezza determinato da una curva dei contagi covid in salita, 70 ausiliari specializzati, figura non più esistente, sostituita da quella dell’operatore socio assistenziale, impiegati negli ospedali della provincia cosentina, dopo circa 20 anni, vedono il loro contratto trasformato da tempo parziale a tempo pieno. Con più certezze per la propria vita, e quella degli altri. La trasformazione del rapporto di lavoro è contenuta nella delibera n. 1140 del 12 luglio firmata dal commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Dr. Graziano, a cui va il mio ringraziamento per l’ascolto, in attesa delle prossime concrete azioni verso nuove e necessarie assunzioni”. E’ quanto fa sapere il capogruppo del M5S in consiglio regionale Davide Tavernise.
“Si tratta – continua Tavernise – di personale sanitario assunto in prima battuta nel lontano 2003, circa, con contratto a 18 ore settimanali rinnovato ogni sei mesi, fino al 2009 anno del passaggio a contratto indeterminato ma part time. Personale che pure assicura il necessario supporto all’assistenza sanitaria erogata dalle varie strutture, come l’ospedale di Corigliano Rossano, Cetraro, Paola, Castrovillari, Praia a Mare, Cariati, concorrendo ad assicurare i livelli essenziali di assistenza dal momento che, per via della carenza di personale, svolgono lavoro supplementare”.
I costi del provvedimento, come emerge dalla delibera, trovano capienza nei rispettivi conti di competenza, atteso che si riducono le prestazioni di lavoro supplementare svolte prevalentemente nelle strutture ospedaliere.