“Dopo aver respinto un ordine del giorno al decreto per l’attuazione del Pnrr che lo impegnava a inserire tra i soggetti che faranno parte del Sistema nazionale prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici anche la rete dei servizi per la salute mentale e l’istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il Governo ci deve spiegare come farà a fare funzionare il SNPS”. Lo afferma il deputato di Alternativa Francesco Sapia, firmatario dell’odg che l’esecutivo ha prima tentato di riformulare per poi non accoglierlo, formulando parere negativo. “Il contributo delle reti territoriali di salute mentale – spiega Sapia – è fondamentale, visto che l’articolo 27 del provvedimento cita testualmente che il Sistema dovrà occuparsi anche delle malattie non trasmissibili, tra cui quelle che incidono sulla salute mentale. È un ossimoro giuridico e politico”.
“L’ordine del giorno respinto – prosegue l’esponente di Alternativa – impegnava il governo anche a rimodulare una parte delle risorse finanziarie previste per la Missione 6 salute (M6C1 – Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale), assegnandole in via prioritaria, alla rete dei servizi per la salute mentale, per svolgere attività di monitoraggio, assistenza, attività di prossimità, controllo e studio dello stato di salute mentale della popolazione italiana, col fine anche di poter conoscere gli effetti a strascico cagionati dalla pandemia”. “La decisione del governo di non tenere conto di queste indicazioni – conclude Sapia – dimostra tutta la schizofrenia di chi si dimentica che nell’ultimo anno questo ramo del Parlamento ha approvato mozioni sulla depressione e i disturbi mentali e meno di un mese fa una mozione che impegna il nostro Paese a dotarsi di una strategia strutturale per la prevenzione del suicidio”.