“È in atto, com’è ormai a tutti noto, una civile ma vibrante protesta da parte di tutte le marinerie del Paese per il deplorevole fenomeno del cosiddetto “caro gasolio” che, dopo gli effetti della crisi pandemica, sta mettendo in crisi il settore della pesca italiana. L’accorata mobilitazione da parte degli operatori del settore ittico, di vitale importanza per l’economia di alcune regioni come la Calabria, rappresenta un legittimo e più che comprensibile grido di allarme a cui le istituzioni sono chiamate a dare una risposta consona ed urgente. Come Regione Calabria siamo chiamati a prendere una specifica posizione ed a lanciare una forte risposta al disperato SOS che si leva dalle marinerie calabresi. Nasce così l’iniziativa della scrivente, promotrice di un Ordine del giorno sull’argomento, con l’obiettivo di investire l’intero Consiglio Regionale, già nella seduta di lunedì 6 giugno, sulla dirimente problematica”.
È quanto dichiara, in una nota, Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia.
“Desidero ringraziare, per la sensibilità dimostrata e la piena condivisione di tale iniziativa, i colleghi consiglieri capigruppo di tutte le forze politiche della maggioranza di centrodestra, nonché l’assessore regionale all’Agricoltura, Forestazione e Pesca, Gianluca Gallo, che nei giorni scorsi ha partecipato con la scrivente al sit-in permanente di protesta indetto dagli operatori della storica marineria di Schiavonea, tra le più importanti del Meridione d’Italia, all’interno dell’area portuale della città di Corigliano Rossano, per ascoltare le loro legittime ragioni, che poi sono quelle di tutte le marinerie calabresi alle quali rivolgo la mia piena solidarietà. Con l’Ordine del giorno in oggetto, s’intende chiedere al Presidente Roberto Occhiuto, ben consapevole della sua attenzione nei confronti di queste tematiche, un Tavolo di confronto tra tutti gli attori sociali e istituzionali interessati dalla problematica per addivenire ad una corale risposta e linea guida nei confronti del Governo. Il raddoppio dei costi del gasolio per le imbarcazioni da pesca (passato bruscamente da circa 36 centesimi al litro a 1 euro e 30 centesimi al litro, dunque più che triplicando il costo originario) – spiega Straface – è insostenibile e in queste condizioni, per molti pescherecci, scendere in mare rischia di rivelarsi a dir poco improduttivo. Da qui la necessità di promuovere ogni utile iniziativa, attraverso l’istituzione di Tavoli di crisi, con l’intento di superare le criticità che stanno coinvolgendo il comparto ittico complessivamente inteso, prevedendo il ricorso a misure straordinarie che possano calmierare il costo del carburante e ristori economici che possano sopperire ai mancati guadagni subiti”.