«Come denunciato in un articolo su “l’Espresso” del 1° maggio 2022 da Lirio Abbate, nelle carceri di San Vittore a Milano, di Rebibbia e Regina Coeli a Roma esistono dei piccoli reparti dove sono chiusi decine di pazienti psichiatrici a volte segregati in celle singole o doppie e spesso legati per non far male a sé e agli altri.
La situazione di degrado, che sembrava essere stata risolta cancellando i manicomi, era stata già denunciata in un’inchiesta pubblicata sullo stesso settimanale nel 1988, relativamente a 375 ricoverati nell’ospedale di Agrigento”.
Lo scrivono i deputati di Coraggio Italia Felice Maurizio D’Ettore, tra l’altro coordinatore regionale del partito in Calabria, e Martina Parisse nella premessa dell’ interrogazione depositata ieri al Ministero della Giustizia.
«Ci si deve domandare – aggiungono – se non si tratti di una mancanza di civiltà per un Paese quando le misure cautelari vengono applicate a soggetti che hanno disturbi mentali, e ciò in diversi istituti di detenzione.
L’urgenza della situazione è stata messa in risalto dalla stessa Corte costituzionale che ha evidenziato la necessità di una riforma relativa alle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) dove bisogna colmare un vuoto di tutela di interessi costituzionalmente rilevanti».
I deputati D’Ettore e Parisse chiedono dunque «quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere al fine di assicurare un’adeguata base legislativa alla misura di sicurezza di cui in premessa e un buon funzionamento sull’intero territorio nazionale di un numero di Rems sufficiente a far fronte ai reali fabbisogni per garantire interventi adeguati alle necessità di cura e a quelle di tutela della collettività».