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Sanità, Misiti (M5S): “Bene contenuti nota Occhiuto per Tavolo Adduce. Necessario tagliare rami secchi e lavorare per la comunità”

“I contenuti della nota del presidente Occhiuto su quanto richiesto al Tavolo Adduce del Mef, riguardo le proposte migliorative per la sanita’ calabrese, sono senz’altro meritori. Nell’ambito di un percorso migliorativo dei servizi da garantire ai cittadini calabresi non si puo’, credo, non tener conto di alcuni spunti che potrebbero integrare, quanto gia’ richiesto, per raggiungere gli standard di buona sanita’”. E’ quanto afferma, in una nota, il deputato del M5s Massimo Misiti.

“Si potrebbe partire – prosegue Misiti – dalla rete di prevenzione delle malattie oncologiche che necessita di maggiore attenzione promuovendo gli screening e implementando i reparti di oncologia e chirurgia oncologica oltre che la medicina nucleare che comprenda il reparto radioterapia pubblica. Predisporre operazioni di verifica e controllo della spesa farmaceutica regionale con la possibilita’ di istituire l’armadio farmaceutico digitale regionale, che consentirebbe di aver sempre un quadro ben delineato e aggiornato della situazione. E ancora nell’ambito del controllo della spesa, e non della riduzione dei servizi, una giusta valutazione di quanti ospedali di comunita’ e case della comunita’ possano convivere nello stesso luogo fisico, sulla base della popolazione e dell’utenza da servire. La valutazione oggettiva di quanto l’integrazione tra servizi erogati dal pubblico e/o dal pubblico convenzionato possano realmente ridurre la migrazione sanitarie effettuando un attento esame dei flussi e del peso specifico delle prestazioni divise per patologie”. Per il parlamentare “sara’ necessario, dunque, avere coraggio nel tagliare ‘i rami secchi’ di quei reparti creati per favorire qualcuno o qualcosa e lavorare per la comunita’ e in questo ambito, grazie anche alla legge ‘azienda zero’, valutare se qualche ufficio amministrativo non sia di troppo. La gestione delle AO e/o delle AS con azienda zero e l’azienda dell’emergenza sanitaria potrebbe infatti creare delle figure ripetitive che certamente aumenteranno i costi e non miglioreranno i servizi. In quest’ottica e’ dunque necessario effettuare un’attenta valutazione prima di procedere a nomine e nuovi inserimenti di professionisti. Bene il censimento delle figure sanitarie necessarie che a quanto dichiarato ammonta a 2500 unita’, cio’ significa che finalmente e’ stata effettuata una ricognizione su personale e reparti e che, di conseguenza, si arrivera’ ad avere 7 specialisti in branca ogni 14 posti letto. Cio’ potrebbe servire a migliorare quanto mai fatto dal Dm 70 del 2015 che vede 2,7 posti letto ogni mille abitanti di cui 0,7 per la riabilitazione, con l’Italia al 23 posto nell’ambito dell’UE, e che invece in Calabria ha visto la chiusura di ospedali senza accorpamenti dei reparti per il giusto funzionamento”.

“Sono certo che nell’ottica della prevenzione – sostiene ancora il deputato pentastellato – esista, o sia inserita in programma, la verifica dei criteri di distribuzione degli apparecchi di Dae sull’intero territorio regionale e siano stati previsti corsi per il loro giusto utilizzo. Auspico che le due Facolta’ di medicina esistenti in Calabria vadano finalmente a regime e che la seconda Facolta’ ormai operativa, quella di Cosenza, possa ottenere un suo Policlinico che sia efficiente, facilmente raggiungibile e ben collegato, possibilmente nell’area universitaria. E per ultimo, ma non per questo meno importante, voglio augurarmi che le persone con disabilita’ potranno finalmente vivere anche in Calabria con il riconoscimento dei loro diritti che ne salvaguardino e garantiscano la dignita’ cosi’ come accade altrove, magari avendo dei centro-servizi organizzati e funzionanti. Sono infine lieto che, nell’ambito dell’attuazione del Decreto Calabria, l’emendamento che ho fortemente voluto sia stato recepito dagli attori del territorio e inserito nelle azioni da intraprendere rispetto al coinvolgimento della Guardia Di Finanza a supporto delle verifiche da effettuare”.

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