Nella sede del Consiglio Regionale a Reggio Calabria, il presidente della Giunta Regionale della Calabria, nonché Commissario ad acta della sanità calabrese, Roberto Occhiuto, ha ricevuto, in un clima di cordialità improntato sulla reciproca collaborazione, una delegazione dell’AVIS composta dal presidente regionale Franco Rizzuti, il tesoriere nazionale Domenico Nisticò, dai presidenti provinciali di Reggio Calabria, Giovanna Micalizzi, e di Vibo Valentia, Caterina Forelli.
Nel corso dell’incontro il presidente Occhiuto ha ribadito la stima nei confronti delle attività svolte dall’AVIS calabrese – principale associazione di donatori di sangue dell’intera Italia e in particolare della regione Calabria, in cui rappresenta ben l’85 % dei donatori calabresi – riconoscendone il ruolo insostituibile nel panorama sanitario della regione.
Il presidente regionale dell’AVIS ha fatto una breve ma efficace disamina della situazione trasfusionale calabrese, portando l’attenzione del Presidente sugli aspetti maggiormente critici e, come tali, suscettibili di ulteriori miglioramenti, indicandone le cause e, soprattutto, suggerendo possibili soluzioni nel comune interesse della regione Calabria e dell’associazione, evidenziando come la raccolta di sangue intero nella regione rappresenti uno dei fiori all’occhiello della sanità calabrese. Proprio partendo dall’autosufficienza in tale settore si sono prospettati ulteriori azioni per raggiungere l’autosufficienza anche nel settore della donazione di plasma che, è stato ricordato, rappresenta ancora una voce passiva nel panorama regionale, a causa dell’elevato impegno finanziario necessario per acquisire i plasmaderivati dalle case farmaceutiche.
Oltre alle proposte nel settore trasfusionale, l’associazione ha ribadito la propria disponibilità, attraverso le strutture di base (oltre 150 in tutta la regione) per costituire dei presidi di medicina preventiva e di salute all’interno della regione Calabria.
Particolarmente attento a quanto esposto, il presidente Occhiuto ha ribadito il suo impegno per restituire alla Calabria un servizio sanitario all’altezza dei tempi e che riporti a quell’equilibrio dei conti che ha, sin qui, impedito la piena funzionalità del settore.