“Il disimpegno militare e direi anche morale dell’Occidente ha prodotto la guerra in Ucraina”. Lo ha affermato il deputato Andrea Delmastro Delle Vedove, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Esteri della Camera e responsabile Esteri di FdI, a margine di una visita al carcere di Catanzaro, commentando con i giornalisti il dibattito in corso sulle spese militari dell’Italia.
“Un dibattito – ha esordito Delmastro Delle Vedove – tutto interno alla maggioranza. Gli italiani stanno guardando due negoziati: quello che si svolge in Ucraina e Russia, molto più tragico, e quello, molto più tragicomico, che si svolge in Italia, perché hanno addirittura dei negoziatori. Qui volano veleni come di là in Russia, il problema è che qui sono veleni politici. Tutto sa di tragicommedia rispetto a ciò che avviene nell’altra parte del mondo. Una maggioranza – ha sottolineato il deputato di Fratelli d’Italia – che si spacca, che ha votato quell’ordine del giorno sulle spese militari alla Camera e che non lo vota più al Senato, perché c’è quell’atteggiamento culturale di sinistra per cui l’arma è sempre un pericolo”.
Delmastro Delle Vedove ha poi aggiunto: “Voglio ricordare a tutti che dal 1991 a oggi, dal crollo dell’Unione sovietica a oggi, la Nato ha il 98% in meno di testate nucleari in Europa, è passata da 325mila soldati in Europa a 50mila soldati in Europa. Tutto quel disimpegno militare e direi anche morale dell’Occidente ha prodotto la guerra in Ucraina. Questa – ha concluso il deputato di Fratelli d’Italia – è al risposta più evidente a tutti coloro che sostengono che le armi servono per fare la guerra: le armi servono per tutelarci dalla guerra, dalle aggressioni. ‘Si vis pacem para bellum’, diceva qualcuno che ha costruito qualcosa in più di quello che sta costruendo il governo dei migliori”.