L’intervista all’uomo chiave della vittoria nella serie playoff tra Dièrre Reggio Calabria e Gela.
In finale, i bianco-blu affronteranno l’Alfa Catania,vincente,in gara 3 contro l’Olympia Comiso.
Reggio Calabria – Una vittoria incredibile e probabilmente contro pronostico, un pubblico che ha fatto la differenza e una squadra che ha dimostrato di aver superato le fragilità della passata stagione. Fortunato Barrile, uno degli artefici del 2-0 nella serie playoff contro il Gela, racconta a caldo le emozioni di una serata indimenticabile e spiega perché questa Dièrre è una squadra diversa dalle precedenti.
Barrile afferma:”È vero, il pubblico è stato fondamentale. C’erano tanti appassionati, familiari, amici, e anche un pulmino di tifosi del Gela che ha reso l’atmosfera ancora più elettrica. Ma Reggio ha risposto presente, e questo ci ha dato una marcia in più.”
L’euforia post-partita è tanta, ma Barrile preferisce ragionare con lucidità:
“Non voglio parlare di impresa. Siamo in quattro in semifinale, tutte squadre che hanno lottato tutta la stagione. Non sono equivalenti, ma ognuna ha le sue armi. Non è una sorpresa che Comiso abbia strappato la vittoria in casa del Catania, così come non è una sorpresa che noi abbiamo chiuso la serie in due gare. Oggi abbiamo dimostrato che i fantasmi del passato sono spariti. Non significa che vinceremo sempre, ma che siamo pronti a lottare.”
Le due gare contro il Gela sono state molto diverse, ma la chiave del successo è stata la reazione collettiva:
“La differenza l’ha fatta la capacità di reagire alle difficoltà. Abbiamo lottato con diversi quintetti, e tutti si sono sentiti pronti quando chiamati in causa. In passato, forse, ognuno cercava di dimostrare il proprio valore individuale. Quest’anno no: siamo stati scelti per quello che sappiamo fare, e non c’è bisogno di forzare. Bisognava essere uniti, e nelle piccole cose abbiamo dimostrato di saper lavorare insieme.”
“Dobbiamo continuare così, partita dopo partita. La strada è ancora lunga, ma abbiamo dimostrato di poter competere con chiunque. Grazie al pubblico, che ci ha spinto come un sesto uomo. E ora… avanti, il meglio deve ancora venire.”
La Dièrre ci crede, Reggio ci crede. La corsa non si ferma qui.