Rocca si candida alla segreteria cittadina del Pd di Lamezia Terme

"Mi complimento con Nicola Irto per l'elezione a Segretario del PD, sono felice di averlo sostenuto firmando con altri giovani un documento a suo sostegno, Nicola è l'uomo giusto per questo nuovo percorso e anzi ancora oggi ci rammarichiamo per la sua mancata candidatura a Presidente della Regione, che poteva, vista la sua ottima esperienza, portare a risultati diversi.

Oggi sulla scia di questa elezione annunciamo ufficialmente con i giovani che mi sostengono la mia candidatura, attualmente anche l'unica, presentata nei termini iniziali del 13/01 a segretario del PD Lamezia.

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Questa candidatura nasce per cercare di seguire l'esempio del Segretario Irto: rigenerare non anagraficamente; non per rinnegare azioni idee e personalità che ci sono state, ma per riuscire, nei nuovi tempi che viviamo a coinvolgere e ad integrare nuove idee, giovani capaci e poterci così radicare sul territorio, per creare un nuovo modo di vedere e di rapportarci alla politica.

Ma nasce anche a completamento di un percorso, iniziato nel 2019 con la segreteria di allora con la candidatura di tanti giovani al consiglio comunale e poi con l'esperienza che ho portato avanti nell'ultimo anno sul territorio con i Giovani Democratici: Raccolta Alimentare, la presenza a proteste ed eventi sul lavoro, le iniziative elettorali e sui diritti civili. Insomma, una serie di idee e di argomenti portati avanti anche con la società civile e i sindacati per discutere dei problemi del territorio, abbiamo portato queste energie a sostegno di un candidato alle regionali, per avviare insieme questo percorso di rigenerazione e essere interlocutori dei problemi del territorio, per fare tornare la politica del Noi a discapito di quella dell'Io.

Perché' noi crediamo che un partito per radicarsi sul territorio deve fondarsi oltre che sui comuni ideali, anche sull'appartenenza, perché' siamo stanchi del Partito delle porte girevoli, utilizzato solo per fini elettorali o solo quando si è in postazioni di comando. Crediamo fermamente nella militanza e non nei pacchetti di tessere, perché il Partito vive di idee e di iscritti che si riconoscono in un progetto e si fanno promotori di quel progetto nel territorio, e non solo di tesserati da utilizzare ai congressi.

Oggi siamo pronti a farci carico di un Partito che ha bisogno di nuove energie e di una nuova credibilità sul territorio, che si deve fare portavoce delle istanze di chi sta peggio, degli ultimi, deve tornare nelle periferie e parlare con chi sta male, non dobbiamo più essere il Partito dei notabili, ma quello che ascolta e che si apre all'esterno.

Rigenerare quindi, fare rinascere, sia dal punto di vista generazionale, che attenzione non va confuso con anagrafico, perché dobbiamo coinvolgere chiunque possa portare esperienze e idee per il presente e il futuro, facendo tesoro delle esperienze del passato, per prendere il meglio ed evitare gli errori.

Creare quindi un PD nuovo, che non sia solo un cartello elettorale ma un'organizzazione con una forte base di idee e di militanti, che creino un argine democratico lì dove troppo spesso il cittadino si sente non rappresentato o dimenticato. Lo afferma in una nota Dario Rocca.