Al via il processo "Perfido" sulle infiltrazioni della 'ndrangheta nella Provincia autonoma di Trento

tribunale15aprOggi si è svolta la prima udienza dibattimentale in Corte d'Assise a Trento. Le parti civili ammesse al processo "Perfido" sono: Comune di Lona Lases, Provincia autonoma di Trento, associazione Libera, Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Altrotrentino, società editrice di "Questotrentino". Tra le parti civili ci sono anche i tre operai di origine cinese vittime, secondo l'accusa, di riduzione in schiavitù. Solo il comune di Lona-Lases e la Provincia di Trento hanno già formalizzato la richiesta di risarcimento, non inferiore ai 500.000 euro.

Sono 18 le persone imputate per associazione mafiosa al termine dell'indagine sull'infiltrazione della 'ndrangheta nel settore del porfido in val di Cembra. La prima udienza, presieduta dal giudice bolzanino Carlo Busato, è stata condizionata dal Covid, che ha colpito alcuni imputati (nessuno presente in aula) e uno dei sei giudici popolari, sostituito. Numerose le eccezioni sollevate dagli avvocati della difesa, al punto che il presidente della corte ha deciso un rinvio per permettere ai tre pm, Davide Ognibene, Maria Colpani e Licia Scagliarini, di leggere le memorie e preparare le risposte.

--banner--

La prossima udienza è stata quindi fissata per il 3 febbraio alle ore 13. La giornata si è aperta con il sit-in in Largo Pigarelli di Libera, l'associazione impegnata nella lotta alle mafie. Al Palazzo di giustizia di Trento e' arrivato anche il parlamentare Nicola Morra, presidente della Commissione antimafia: "Una presenza doverosa"- ha affermato.