Vela, Campionato Italiano Altura: la Cyclops Route più impegnativa

La settima edizione della Cyclops Route, appena finita nelle acque calabro siciliane, è stata la più dura tra tutte quelle disputate. Il motivo? La mancanza di vento e la discordanza tra le previsioni meteo. Le 22 imbarcazioni iscritte sono partite alle 11 di venerdì 18 giugno davanti il Porto di Tropea, ospitante la manifestazione organizzata dal Circolo Velico Santa Venere.

Le imbarcazioni provenivano dalla Liguria (La Cucciola), dal Lazio (Caffè Corretto), dalla Campania ( Duffy, Yanez, Tattoo, Aras, Vaco a Viento), dalla Sicilia ( Malafemmena, Aria, Frank), tutti gli altri da vari circoli calabresi. L'accoglienza riservata ai partecipanti è stata encomiabile: grazie ai numerosi premi dei tanti sponsor della manifestazione, gli equipaggi hanno potuto apprezzare le bontà calabresi e il profondo senso di ospitalità che permea il sodalizio del Circolo Velico Santa Venere – Porto di Tropea. La prova, valevole per l'assegnazione del titolo di Campione Italiano Vela Offshore, prevede uno slalom tra le isole Eolie, con ritorno su Tropea, per un totale di 115 miglia. Il tempo massimo per la conclusione della regata era fissato per le 16 di domenica e, per la prima volta nella storia di questa regata, è stato utilizzato quasi tutto.

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Partiti con una brezza leggera sui 6 nodi la flotta si è direzionata alla volta di Lipari scegliendo due parti differenti del campo di regata: nord e sud. Il vento, ruotando sulla destra, ha favorito l'ingresso nel canale di Vulcano – Lipari di chi si è mantenuto basso, la prima barca, Damanhur, è transitata alle 21 circa, seguita da Perseide , Malafemmena e Mordilla. Situazione pressochè stazionaria nel giro dietro Lipari, momento in cui ha smesso di funzionare il sistema di tracciamento delle barche, che generalmente indica dove si cammina di più e consente di calibrare la tattica sulla posizione degli avversari. Nel canale di Salina zero vento e tanta corrente hanno reso molto difficoltoso il governo delle imbarcazioni. Di nuovo la flotta si è suddivisa tra coloro che hanno scelto il bordo sotto Salina, che prometteva un vento anche di 7 nodi ma allontanava da Stromboli, e quelli che sono rimasti abbonacciati sotto Lipari, ma più diretti verso la boa successiva. Il vento veramente fievole, prossimo allo zero, che veniva ora di poppa, ora di traverso e talvolta di bolina, ha impegnato tutti gli equipaggi in innumerevoli cambi di vele, stremando i concorrenti già provati da una intera giornata sotto il sole. Nel cuore della notte si è decisa la regata. Equipaggi con più timonieri e più persone a bordo, conservando maggiore lucidità, sono riusciti ad interpretare meglio le previsioni meteo altamente discordanti dei vari siti e, aiutate anche dalla fortuna, si sono allungate sul resto della flotta. Alle prime luci dell'alba la barca in testa, sempre Damanhur, era all'altezza di Panarea, con un distacco notevole dalla flotta ancora sotto Lipari. Da quel momento sono iniziate le defezioni: diverse barche, scoraggiate dalla mancanza di vento e spossate dalla stanchezza, hanno annunciato il ritiro dalla regata. Sino a dopo Stromboli vento leggerissimo, sole cocente e stanchezza devastante per gli equipaggi sottoposti a numerosi peeling di vele per cercare di assecondare refole di direzione variabile. Più o meno a metà tra Stromboli e Tropea il vento si è leggermente intensificato, favorendo le barche più a nord e più arretrate, che hanno ridotto la distanza dal primo che viaggiava in poppa piena. Alle 19, 35 taglia il traguardo la prima barca, Damanhur. Equipaggio bifamiliare, un misto tra Ferrone (romani) e Monteleone (calabresi), con giovani e diversamente giovani a bordo, e anche due quote rosa, ma comunque non professionisti al comando, per la maggior parte della regata del bravissimo Nicola, ex campione di 470. Dopo circa un'ora un' ottima Perseide taglia il traguardo, seguita da Mordilla new entry alla sua prima Cyclops, bravissimi. Per tutta la notte si sono succeduti gli arrivi fino a Drake, che ha tagliato il traguardo dopo mezzogiorno.

La classifica in tempi compensati ha premiato Damanhur, Circolo Velico Santa Venere, che si è aggiudicato uno splendido orologio Locman. In una regata così lunga l'ha spuntata per soli 5 minuti su Malafemmena, Lega Navale di Siracusa e su Mordilla, Centro velico Lampetia. Nella categoria Gran Crociera trionfo di Yanez, LNI di Pozzuoli. La categoria a due vede vincere Vaco a Viento, LNI Castellammare di Stabia. Premi fantastici per tutti, non le solite coppe, ma cesti di leccornie, confezioni di vini pregiati, mezzi marinai in carbonio , capi di abbigliamento di lusso e talmente tanto altro da vincolare i partecipanti alla presenza anche nelle future edizioni di questa splendida e tostissima regata.