Passione e attaccamento alla maglia della Tonno Callipo, è quanto dimostra il giovane Giampaolo Guarascio che dall’età di sei anni gioca nel vivaio, pardon ‘famiglia’ giallorossa, fino ad oggi che di anni ne ha 17, diciotto da compiere precisamente il prossimo 13 dicembre. E’ lui tra gli emblemi della giovane e rampante squadra di Serie B quest’anno, in quanto dimostra come la Tonno Callipo abbia creduto ed investito nel settore giovanile nei suoi trent’anni di storia. Non guardando soltanto ai fasti pur agognati della Superlega ma puntando, intanto, a far crescere tanti giovani nella pratica sportiva, e poi a tirar su prospetti promettenti, che potessero disputare anche categorie di un certo valore, qual è la B. Il palleggiatore vibonese Giampaolo Guarascio non usa giri di parole: “Per me la Callipo è una seconda famiglia ed il palazzetto una seconda casa, perché comunque mi ha accompagnato da quando avevo sei anni fino ad ora che ne ho quasi 18. Quindi la Tonno Callipo mi ha guidato in un periodo delicato della mia vita e mi ha, in un certo senso, anche plasmato a livello caratteriale. Sin da quando ero bambino avevo un sogno, un obiettivo: quello di rappresentare la squadra della mia città e di indossare la maglietta della Tonno Callipo nella massima serie”, e vista la giovane età Giampaolo ha tutte le possibilità per coronarlo quel sogno.
Col giovane Guarascio, che ammira Orduna e non poteva essere altrimenti avendolo apprezzato, tra l’altro nel suo ruolo, la scorsa stagione a Vibo, analizziamo questo avvio di stagione per la Callipo, proiettandoci anche alla prossima trasferta per i giallorossi a Bronte, che sarà la quarta partita di campionato.
Giampaolo, sabato scorso prima vittoria sofferta in campionato: tre punti che fanno soprattutto bene a livello mentale?
“Una vittoria fondamentale per il prosieguo del nostro torneo, perché era importantissimo fare punti e muovere la classifica. Ritengo sia stata ancora più fondamentale dal punto di vista morale, perché stiamo veramente spingendo tanto in palestra e quindi è giusto cogliere i frutti del lavoro che stiamo facendo. Nonostante la gratificazione della vittoria di sabato però, c’è ancora tanto da migliorare perché specialmente nei momenti clou del set e della gara sono mancati alcuni fondamentali ed un po’ di lucidità, quindi bisogna lavorare tanto su questi aspetti”.
Dopo due mesi di lavoro e queste prime 3-4 gare, che opinione ti sei fatto sul campionato?
“Mi aspetto una stagione abbastanza lunga e tortuosa per noi, che comunque non mancherà di darci soddisfazioni. Certo occorre ancora migliorare ma qualcosa già si vede, considerando i progressi di settimana in settimana che stiamo avendo. L’obiettivo è quello di pensare sempre di prepararsi bene partita dopo partita, cercando di ottenere il giusto premio dal lavoro che facciamo”.
Sabato prossimo giocherete a Bronte contro l’Aquila che finora ha vinto le 2 gare disputate: che match vi aspetta?
“Non sarà sicuramente una partita facile, ma comunque da giocare a viso aperto poiché non dobbiamo avere alcun timore nè limiti. Sta a noi intanto prepararla al meglio durante la settimana e poi a mettere in pratica quel che proviamo col nostro allenatore durante gli allenamenti”.
Che opinione ti sei fatto sulla Callipo edizione 23-24?
“Per questa stagione mi aspetto un’annata proficua secondo gli obiettivi prefissati. Grazie agli innesti che ci sono stati, ad iniziare dal capitano Mille a Cimmino e Saragò, sono convinto che saremo in grado di fare bene durante il campionato. Inoltre quest’anno sono particolarmente contento di poter rappresentare, in un certo senso, il volto della pallavolo maschile della Tonno Callipo, visto che siamo noi la prima squadra maschile, quindi ci teniamo tutti noi giocatori a fare bene”.
Avete l’obiettivo della salvezza: sarà dura raggiungerla oppure ritieni che potrete fare anche qualcosa in più?
“L’obiettivo principale è sicuramente mantenere la categoria, che dobbiamo ottenere a tutti i costi, ma sono fiducioso che potremo andare anche oltre e fare meglio. Anzi mi aspetto di riuscirci perché stiamo crescendo. L’augurio è quindi di poter smentire l’obiettivo iniziale che era quello minimo della salvezza”.