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Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne all’IC “Radice Alighieri” di Reggio Calabria

Per il quarto anno consecutivo, la Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” di Catona ha celebrato la  Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. L’evento,finalizzato alla  promozione di approcci educativi volti a favorire equità e rispetto tra uomini e donne e per il contrasto alla violenza,si è svolto  presso i locali della Scuola Secondaria di I grado di Via Mercato e ha visto la partecipazione attiva degli alunni di tutte le classi. Questi ultimi, attraverso l’elaborazione di pensieri, riflessioni ,  l’interpretazione del monologo “Mi chiamo Alice” di Anna Steri, la danza della canzone Figlia da’ tempesta,  e la creazione di  5 video, hanno ricostruito le tappe che hanno portato all’introduzione di questa ricorrenza, sensibilizzando tutti i presenti su questo grave fenomeno, che devasta le donne sia fisicamente che psicologicamente. Dopo aver ascoltato l’intervento di Gino Cecchettin alla Commissione Parlamentare dell’11 novembre scorso in cui ribadisce che l’unica risposta duratura alla violenza sia educare al rispetto, all’empatia, alla libertà reciproca; la Dirigente scolastica, Simona Sapone, ha sottolineato come la scuola sia il luogo dove si formano le persone e non solo gli studenti e che i valori citati dal padre della povera Giulia devono essere appresi  all’interno dell’edificio scolastico. La scuola, quindi, deve essere in prima linea nel dare un segnale forte contro ogni forma di abuso e discriminazione di genere e nel promuovere una cultura di rispetto e uguaglianza sin dall’adolescenza, Ha concluso l’evento la dottoressa Anna Curcuruto, specialista in tecniche psicologiche ed esperta in reati telematici e social media, , che, complimentandosi con la scuola e gli studenti per la bella iniziativa, ha ribadito come, “grazie all’istruzione, molte donne si  siano costruite un futuro lavorativo e siano libere”. Il messaggio di questa giornata lanciato dai giovani studenti – ha concluso-  deve essere quello “di credere in se stessi , di abbattere gli stereotipi di genere, di avere fiducia nelle proprie capacità e nelle istituzioni e, soprattutto, di non lasciare che nessuno si arroghi il diritto di cambiare il nostro essere donne e soprattutto femmine”.

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