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Mostra “Strascicu” a cura di Stefania Fiato: esposizione visitabile dall’8 al 25 agosto presso Lido MaDa a Siderno

Il Festival Comunicart Calabria si apre ai giovani artisti ospitando per la prima volta le opere degli artisti emergenti: Irene Negro, Giulia Battaglia, Aron Grzegorzek e Alessia Germoleo. Il festival arrivato alla sua quinta edizione, ideato e curato dalla storica dell’arte Stefania Fiato che da anni opera in Calabria promuovendo eventi espositi, convegni, workshop e seminari all’interno del Museo e Parco Archeologico di Locri Epizfiri, sceglie una location inusuale che si apre a un pubblico differenziato. La mostra si terrà presso il Lido MaDa a Siderno, proprietà di un lungimirante e giovane imprenditore Dario Cardinale, che ha aperto i suggestivi ambienti sul mare all’arte contemporanea, promuovendo una offerta non solo di svago ma anche di cultura. La commissione di istallazioni site specific, il dj set di Fabio Tomba, cocktail caratterizzeranno il vernissage della mostra che si terrà l’8 agosto alle ore 22.30. Stefania Fiato, curatrice della mostra, ha ideato questo progetto espositivo con la volontà di promuovere il MaDa come una galleria all’aperto, fortemente connaturata al territorio.   Il titolo della mostra trae ispirazione dalla pesca a strascico, individuata come metafora identitaria del quartiere “sbarre”, in cui sorge il lido MaDa dal 2020. L’uso del vernacolo “Stracicu” è indicativo della volontà di dialogare con i visitatori attraverso un linguaggio verace, schietto, carnale.

Sebbene nella tradizione del Sud Italia, la pesca a strascico ha rappresentando l’unico metodo di sostentamento per molte famiglie di pescatori, oggi è certamente considerata una pratica controversa che, benché possa essere economicamente vantaggiosa, solleva preoccupazioni significative per la sostenibilità degli ecosistemi marini. Questo dualismo emerge nelle opere esposte che si muovono tra identità del popolo del mare e le negligenze che vengono inflitte al mare. Gli artisti rifuggono da un’immagine patinata di questo rapporto. Anche davanti ai topos, alle metafore, agli stereotipi, reagiscono attraverso un’indagine che affonda le radici in domande che non trovano risposte. La mostra istaura con il visitatore un processo di interazione ed apertura, ponendolo nelle condizioni di rimanere in bilico nei suoi pensieri, nelle sue ambivalenze. L’esposizione raccoglie tutto quello che c’è dentro il visitatore, così come la pesca a strascico trascina con una rete pesante sul fondo del mare, raccogliendo tutto ciò che incontra lungo il percorso. Senza pietà, attraverso una struggente dolcezza, le opere seducono come i canti delle sirene per poi lasciare incompiuto il processo di lettura dell’opera d’arte.  L’allestimento delle opere, che vivono nella spiaggia, si inserisce pertanto fortemente nell’identità del luogo, un tema ricorrente nella ricerca scientifica, nei dibattiti pubblici e nelle politiche urbane. Questa integrazione assoluta tra luogo e opere, si pone come segnale perché evidenzia il dispiegamento di una serie di processi trasformativi estremamente forti che stanno cambiando radicalmente il volto dei quartieri dei marinai e di conseguenza anche l’identità storica e culturale degli stessi. “Strascicu” vuole essere una riflessione attenta, un punto di partenza, un occhio vigile, atto ad evidenziare non solo l’aspetto iconico di questi quartieri, ma anche come gli stessi determinano mutamenti identitari al loro interno e al contempo, all’esterno, cambiamenti nel “capitale naturale” da preservare per riconciliare economia ed ecologia.  La mostra sarà visitabile dall’8 al 25 agosto, dalle 09.00 alle 23.00 presso il Lido MaDa sito a Siderno, Lungomare lato sud.

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