Sabato scorso, 23 novembre, presso l’Auditorium Santa Maria della Neve di Riparo, si è svolta la presentazione del libro “Come foglie d’Acanto” di Michele Carilli. La serata è stata preceduta da una toccante celebrazione della Santa Messa per la pace nel mondo, in suffragio di tutte le vittime delle guerre, un momento di riflessione e preghiera che ha dato il tono all’intero evento.
La S. Messa, celebrata dal parroco di Prumo-Riparo-Cannavò, don Giovanni Gattuso, ha segnato l’inizio di una serata ricca di emozioni e spunti culturali. Durante la celebrazione, il parroco ha condiviso con i presenti un pensiero che ha toccato profondamente i cuori: “In un mondo che spesso sembra smarrito, è essenziale ricordare che il cammino verso Dio è un cammino di speranza, pace e amore. La preghiera e la riflessione sono le chiavi che ci permettono di affrontare le difficoltà quotidiane e di costruire una società più giusta e fraterna. La bellezza della preghiera e della cultura, come quella che stiamo vivendo stasera, è un mezzo potente per ricordarci dell’importanza di camminare insieme, verso la luce divina, impegnandoci per la pace e per la giustizia.”
A seguire, Filippo Quartuccio, consigliere metropolitano con delega alla cultura, ha espresso il suo pensiero sul libro di Michele Carilli, affermando: “Il libro ‘Come Foglie d’Acanto’ suscita una profonda riflessione su alcuni conflitti che hanno segnato il nostro Paese. Nel mondo di oggi i conflitti, purtroppo, sono molto numerosi e il nostro impegno deve essere quello di orientare i nostri comportamenti e le politiche pubbliche sempre più a favore del benessere delle comunità per creare quello spirito unitario di pace che ci aiuta a vivere bene insieme.”
Dopo i saluti istituzionali, ha preso la parola l’autore del libro, Michele Carilli, che ha raccontato il percorso che ha portato alla scrittura dell’opera, un viaggio che affonda le radici nelle emozioni vissute durante la stesura delle sue due opere teatrali di successo: “1861 – la brutale verità” e “Decimo – Come foglie d’acanto”. Il libro, edito da La Rosa del Pozzo, raccoglie poesie che esplorano temi di grande rilevanza storica e sociale.
Un momento particolarmente emozionante è stato l’intervento dell’attore Gabriele Profazio, della Compagnia Teatrale CarMa, che ha recitato brani tratti dalle opere teatrali di Carilli, suscitando forti emozioni nel pubblico. Tra le poesie più significative della raccolta, spicca “Angelina”, una commovente riflessione sulla vicenda di una bambina di nove anni, arrestata e fucilata con l’accusa di brigantaggio durante la repressione postunitaria. Questo testo, che nel 2014 si è aggiudicato il “Premio Mondiale di Poesia Nosside”, è emblematico della forza evocativa e del messaggio di giustizia che pervade l’intera raccolta poetica.
L’incontro ha anche offerto uno spazio di riflessione sulla storia poco conosciuta del brigantaggio e della Grande Guerra, temi che Carilli ha voluto approfondire per far luce su eventi dimenticati e portare alla memoria collettiva le storie di chi ha sofferto in silenzio.
Un evento che ha saputo mescolare preghiera, cultura, emozione e impegno civile, lasciando un segno indelebile nei cuori dei presenti.