La manifestazione, promossa dalla sezione Anpi ‘Nilde lotti’ di Reggio Calabria, rientra nel centesimo anniversario dell’assassinio del deputato socialista, Giacomo Matteotti, ucciso nel 1924, per ricordarne la figura, umana e politica e il suo sacrificio per la giustizia e la libertà. Per l’occasione sono intervenuti, oltre all’autore, la presidente della sezione Anpi “Nilde lotti” Patrizia Gambardella, Alessandra Rizzitano della sezione Anpi “Nilde lotti”, il Deputato della Repubblica Nico Stumpo ed il consigliere regionale calabrese Giovanni Muraca. I lavori sono stati introdotti e moderati dal giornalista Stefano Perri, Capo ufficio stampa Città metropolitana di Reggio Calabria.
“L’Italia migliore – è stato aggiunto – si rispecchiava in lui e nel suo riformismo intransigente. A cento anni dalla morte, in un contesto politico nel quale si fa sempre più strada, pericolosamente, una certa strisciante relativizzazione della dittatura fascista di Mussolini, Federico Fornaro scrive la biografia completa e aggiornata di un politico scomodo, dai suoi esordi nel Polesine, fino al suo tragico epilogo, causato da una aggressione di una banda fascista”.
Per il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, “E’ di straordinaria attualità il libro di Fornaro, perché recupera la memoria e l’esempio di chi, e lancio una provocazione, viene ricordato, paradossalmente, più per il suo efferato assassinio per mano fascista, piuttosto che per il suo pensiero di riformista intransigente. Se non recuperiamo questa base e memoria politica, più andremo avanti nei giorni, più sarà normale vedere trasformata in discoteca un salone istituzionale durante un convegno, o ascoltare un rappresentante dello Stato che preferisce più le frasi del multimiliardario Musk a quelle del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oppure sarà normale cambiare, con un decreto legge, le basi della Costituzione Italiana”.
“Dal nostro insediamento – ha ricordato il primo cittadino – stiamo cercando di recuperare la memoria di Giacomo Matteotti, lo scorso 25 aprile la nostra città ha letto integralmente il monologo di Scurati su Matteotti. Abbiamo deciso di eliminare gli interventi istituzionali e lasciare spazio a quel testo che parla direttamente alle persone, facendoci capire, con un linguaggio semplice, cosa è stato l’assassinio di Matteotti e soprattutto i giorni successivi, con le parole di Mussolini che andando dai familiari, li assicurava che si sarebbe fatto di tutto per catturare gli assassini”. “La nostra città ha più volte dimostrato di voler recuperare la memoria di Matteotti non solo con l’attuale Corso, a lui intitolato, ma anche con una targa in suo ricordo, già collocata d’intesa con il Partito socialista e a breve con una stele. E’ importante recuperare il messaggio politico e riformista di Matteotti e il libro di Federico Fornaro – ha concluso Falcomatà – lo fa con grande attenzione e precisione”.