“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
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“Terzo Regno” al Caffè Letterario Mario La Cava di Bovalino

Sabato 26 ottobre, complice la calda ottobrata calabra, il Caffè Letterario Mario La Cava a Bovalino si è trasformato in un “Terzo Regno”, un luogo sospeso in cui le parole si fanno pietre e luci, strumenti per debellare i mali estremi.

“Terzo Regno – parole come pietre e luci”, il secondo volume della collana edita da CineSud, dedicato agli scrittori calabresi, è stato al centro dell’evento, con la presenza dell’editore Francesco Mazza e della scrittrice Giusy Staropoli Calafati, i quali hanno dialogato con Domenico Calabria, presidente del Caffè Letterario Mario La Cava.

Un viaggio scandito dal pensiero e dalla poetica di figure come Corrado Alvaro, Saverio Strati, Mario La Cava, Francesco Perri e Saverio Montalto, le cui idee, attualizzate, riverberano una visione profonda di una Calabria che non si limita a contemplare la propria bellezza, un dato ormai oggettivo, ma che si riscopre consapevole delle sue molteplici e poco sfruttate potenzialità. Affiora così l’immagine di una terra misconosciuta, in cui la riscoperta del bello diventa responsabilità di ciascun calabrese, perché – come sosteneva Alvaro – la Calabria deve essere parlata, ma ancor più i calabresi devono parlare tra loro, ritrovando quell’indignazione per ciò che non va e il coraggio di cambiare.

Terzo Regno diventa uno strumento di crescita, un mezzo per risvegliare in sé e negli altri la consapevolezza che la Calabria va raccontata per poter essere conosciuta, e che per raccontarla è necessario prima comprenderla a fondo. Un incanto di cui si è chiamati a prendere coscienza, forse persino ad assumerne la “colpa”; se questo significa partecipare a un autentico processo di cambiamento.

Una visione che, tra il pubblico presente, trova terreno fertile e diventa oggetto di confronto. È una Calabria discussa usando lo stesso aggettivo possessivo che l’editore, nella sua nota, riserva agli scrittori trattati: Nostra. Perché nostra è quella cultura millenaria da cui questa terra prende vita e dalla quale i calabresi hanno il diritto e il dovere di nutrirsi, affinché la generazione denutrita, di cui ancora si parla, ceda il passo a una generazione operosa e responsabile, degna di abitare un Terzo Regno come il nostro.

Gli autori Aldo Maria Morace, Giusy Staropoli Calafati, Aldo Fiale, Giuseppe Italiano ed Eleonora Sposato, scrivendo rispettivamente di Corrado Alvaro, Saverio Strati, Saverio Montalto, Francesco Perri e Mario La Cava, non narrano un regno astratto, ma un mondo tangibile fatto di pietre e di luci che i nostri scrittori raccontano da più di un secolo. Terzo Regno è la chiamata alla consapevolezza di essere “colpevoli” di questo cambiamento, perché – come dice Giusy Staropoli Calafati – nascere in Calabria è un caso, ma essere calabresi è una scelta, una responsabilità che tutti devono assumersi.

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