Anche quest’anno un attestato qualifica l’impegno nel campo della ricerca dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
La graduatoria sviluppata dal team di analisti della Stanford University, che elabora i dati bibliometrici estratti dal database Elsevier\Scopus, conferma infatti la presenza di diversi studiosi, docenti e ricercatori dell’Ateneo reggino nella classifica aggiornata dei Ricercatori più citati in tutti i settori della ricerca mondiale, o presenti nel percentile del 2% di quelli più citati nei rispettivi settori di ricerca.
Tra questi, 22 docenti attivi nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) ed Economiche figurano nel ranking 2023: Angelo Maria Giuffrè, Antonino Malacrinò, Adele Muscolo, Leonardo Schena, Demetrio Antonio Zema, (Agraria), Stefano Cascone, Lucia Della Spina (dArTe), Paolo Salvatore Calabrò, Giuseppe Failla, Cosimo Ieracitano, Nadia Mammone, Carlo F. Morabito, Saveria Santangelo (DICEAM) Marica Amadeo, Giuseppe Araniti, Claudia Campolo, Tommaso Isernia, Antonella Molinaro, Andrea F. Morabito, Rosario Morello, Filippo Giammaria Praticò, Francesco Russo (DIIES)
Nel ranking per carriera figurano invece: Angelo Maria Giuffrè, Demetrio Antonio Zema, Lucia Della Spina, Alba Sofi, Felice Arena, Paolo Boccotti, Paolo Salvatore Calabrò, Giuseppe Failla, Carlo F. Morabito, Marica Amadeo, Giuseppe Araniti, Claudia Campolo, Claudio De Capua, Tommaso Isernia, Andrea F. Morabito, Rosario Morello, Filippo Giammaria Praticò, Domenico Rosaci, Francesco Russo, Antonino Vitetta.
L’elenco completo è consultabile al link:
Il Rettore Giuseppe Zimbalatti si è detto orgoglioso del sistema ricerca dell’Università Mediterranea. Questo ulteriore riconoscimento pone nella giusta luce, infatti, il lavoro dei nostri studiosi che, singolarmente o organizzati in gruppi, operano quotidianamente presso le nostre strutture laboratoriali. Un riconoscimento che va tuttavia ascritto anche ai tantissimi giovani borsisti, dottorandi e contrattisti che avendo colto le molteplici opportunità di inserimento in questo sistema, ne costituiscono, da un lato, il motore trainante e, dall’altro, stimolo affinché i nostri laureati a non abbandonino il territorio ma rimangano ad aumentare considerevolmente la presenza in regione di personale altamente qualificato.
Il prof. Massimo Lauria, Prorettore alla Ricerca e Trasferimento Tecnologico, sottolinea quanto le attività in corso, progetti PNRR e PRIN in particolare, stiano sostenendo innovative azioni di ricerca nei campi dell’agroalimentare, delle città e comunità sostenibili, della digital transformation, della mobilità e del turismo sostenibili. Tutte azioni che non solo collocano in maniera riconoscibile la Mediterranea nel più ampio contesto scientifico nazionale e internazionale, ma stanno creando le condizioni per una sempre più concreta azione di trasferimento tecnologico dei risultati di queste ricerche al nostro territorio per alimentare l’ecosistema produttivo.