Il prossimo 20 febbraio sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema “Gesuiti calabresi in Giappone”. Il 22 marzo 1585, dopo un lungo viaggio attraverso l’Europa, giunsero a Roma quattro giovani “ambasciatori” giapponesi. Furono ricevuti da Gregorio XIII e in città la sorpresa e la curiosità furono straordinarie: era infatti la prima volta che Roma scopriva il Giappone, “quelli che stanno agli antipiedi”, come scriveva un diarista coevo. La missione Tenshō – come fu chiamata – era di far conoscere al Giappone l’Europa, la Cristianità, l’universalità della Chiesa cattolica trionfante. Il messaggio predicato da missionari in Giappone doveva essere così verificato dall’esperienza diretta e raccontato poi in patria. Artefice di questa strategia di reciproca conoscenza fu il missionario gesuita Alessandro Valignano (1539-1606), autore anche di un prezioso testo che insegnava ai missionari il cerimoniale da seguire in Giappone. Tra i primi contatti documentati tra italiani e giapponesi troviamo Antonio Prenestino nato a Polistena. Nel 1556 la prima ondata persecutoria voluta dallo Shogun Hideyoshi ebbe il suo culmine: un editto ordinò l’arresto immediato di tutti i missionari. Paolo venne catturato a Osaka, insieme a due compagni, e tradotto in catene presso la prigione di Mecao dove fu “aggregato” a un gruppo di prigionieri cristiani. In tutto erano ventisei: sei missionari francescani europei, tre gesuiti giapponesi — oltre a lui san Giacomo Kisai e san Giovanni Soan di Goto — e diciassette laici giapponesi, fra cui sant’Antonio Daynan, tredici anni, e san Luigi Ibaraki, dodici. Nel tentativo vano di portarli ad abiurare le loro fede, furono sottoposti a diverse torture fino a quando, nel febbraio del 1567 fu emessa nei loro confronti la sentenza di morte. Queste alcune delle cifre che sono emerse nel corso della conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da martedì 20 Febbraio.
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Reggio Calabria: il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza la conversazione sulle presenze dei Gesuiti calabresi in Giappone
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