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Porto di Gioia Tauro, Uiltrasporti lancia un appello: “Tutta la Calabria si fermi domani per partecipare al flash mob”

La Uiltrasporti “e’ seriamente preoccupata e lancia un appello alla partecipazione al flash mob di domani, affinche’, tutta la Calabria (anche per soli 10 minuti) si fermi con l’auspicio di smuovere le coscienze dei parlamentari tutti ed evitare la chiusura del porto calabrese, il quale oltre a registrare il licenziamento di 5000 lavoratori (diretti e indiretti) finira’ di garantire oltre il 45% del Prodotto interno lordo calabrese”. Lo dichiara Giuseppe Rizzo, segretario generale della Uiltrasporti Calabria, in riferimento alla manifestazione con cui domani la Regione, gli enti locali, gli industriali e i sindacati denunceranno i rischi per il porto di Gioia tauro derivanti dalla direttiva Ue per le emissioni.

“Come calabresi – dice Rizzo – vogliamo e meritiamo di essere protagonisti del futuro delle nostre famiglie. Come Uil, al fianco della Uiltrasporti, sara’ presente con tutte le categorie per affermare con forza la contrarieta’ a questo intervento dell’Europa, ma soprattutto perche’ non vogliamo legare il nostro nome alla chiusura dello scalo”.

Il porto di Gioia Tauro, rileva, in questi anni, ha resistito a molti attacchi “sia per la posizione strategica sia per la professionalita’ dimostrata dalle maestranze che, con il loro impegno quotidiano, rendono ancora oggi grande il porto; tant’e’ che l’Europa lo guarda con grande preoccupazione, prova ne e’ il pacchetto di misure “Fit for 55”, che adegua la legislazione vigente in materia di clima ed energia per conseguire il nuovo obiettivo dell’UE una riduzione minima del 55 % delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030.

Come Uiltrasporti – sostiene – poniamo e condividiamo le seguenti domande e considerazioni: I burocrati dell’Europa non hanno calcolato, a proposito di emissioni, che ci sara’ un aumento del trasporto su gomma con l’applicazione della direttiva “Fit for 55″? E, ancora, siamo sicuri che le emissioni di gas diminuiranno se questo pacchetto di misure riguardera’ solo pochi porti su scala mondiale? Siamo convinti che questa misura servira’ solo per fare cassa. Infatti, l’utilizzo delle entrate derivanti dalle aste saranno destinate principalmente ai bilanci degli Stati membri, per arricchire le proprie casse. Non ci convince affatto, per dirla con estrema chiarezza, che la salvaguardia dell’ambiente debba mettere a repentaglio la sopravvivenza del porto di Gioia Tauro, soprattutto se consideriamo che una simile offensiva da parte dell’Europa – conclude la Uiltrasporti – significherebbe la cancellazione dalle rotte dello scalo calabrese”.

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