Presso la gremitissima sala consiliare di Palazzo San Giorgio a Sinopoli, sabato 19 agosto, Cettina Fimmanò, ha presentato il suo primo libro di formazione memoir, dedicato all’impresario pirotecnico: – Francesco Foti – Storia di una grande passione.
Sono intervenuti, portando la loro testimonianza sulla figura del maestro pirotecnico il Sindaco di Sinopoli – Prof. Luigi Chiappalone e l’On Giuseppe Gelardi.
La moderatrice – Gemma Foti – dopo il saluto delle autorità ha chiesto all’autrice di presentare il suo progetto e si è subito entrati in un turbinio di emozioni e divertenti ricordi. Il libro nasce da una suggestiva idea della figlia Grazia – ricorda la scrittrice – ,che ha chiesto alla madre un ricordo del nonno Francesco e della sua arte di “fuochista”.
La realizzazione della biografia è avvenuta durante il terzo lockdown, imposto dall’emergenza sanitaria per il Covid – 19.
Le pagine del libro rievocano una serie di ricordi che hanno l’intenzione di scaturire nel lettore forti emozioni, questa è l’intenzione ammette la Fimmanó.
La parte narrante del libro, tiene insieme sia la parte legata alla professione del Foti, fornita dalla trascrizione degli appunti riguardanti le tecniche pirotecniche, sia i ricordi personali del protagonista del libro, imprescindibili per illuminare la cifra umana della “Storia di una grande passione”.
Il racconto dell’uomo, infonde particolare importanza alla memoria, intesa come fondamento delle proprie radici, pertanto la rievocazione degli anni in cui il pirotecnico Foti era protagonista con i suoi “spettacoli” non vuole essere una sterile consegna al presente della storia passata, ma l’indicazione a percorrere una nuova strada verso un nuovo futuro.
L’autrice, ha sottolineato un ulteriore messaggio che il libro vuole promuovere: la bellezza dell’arte maestra dei giochi d’artificio, intesa come patrimonio da tutelare, valorizzare e tramandare. “Bellezza”, dunque, non solo come abilità nel saper fare qualcosa, ma come diritto – dovere della cura di questo grande patrimonio artigiano e professionale che va alimentato e mai disperso, perché il “fuochista” era colui che costruiva ed inventata fuochi d’artificio, con i quali allietava le feste dei paesi, facendoci stare tutti col nasino all’insù.
Il libro presenta anche lo spaccato di una società regolata da semplici convenzioni sociali e dove il nucleo familiare era essenzialmente importante e suggellava i valori imprenscindibili della società stessa. Durante la lettura si riscontra anche la pericolosità della professione praticata dal Foti, che ha registrato anche la perdita dei familiari impiegati durante il confezionamento dei giochi d’artificio. Le pagine, invitano a ripartire dalla semplicità delle cose e dalla concretezza dei gesti, da un nuovo sorriso che schiuma emozioni da condividere con il prossimo, ricordando il grande altruismo e generosità del Foti, il tutto sempre condito da anedotti simpatici di vita vissuta.
Il testo, conclude l’autrice Fimmanó, narra il racconto di una storia speciale: quella della famiglia Foti e della loro passione per un lavoro che li ha resi noti e punto di riferimento in tutta la Calabria e non solo.
La scrittrice alla fine ha voluto ringraziare la sua splendida famiglia per il supporto nella realizzazione del libro, ma soprattutto i numerosissimi concittadini sinopolesi che durante la presentazione la hanno letteralmente stretta in un abbraccio collettivo che prometteva speranza e grande positività per il territorio.