Dopo il successo dell’apertura straordinaria per il ponte di Ferragosto, voluta dal Ministro della Cultura Giuliano Sangiuliano, giovedì 17 agosto torna la programmazione delle Notti d’Estate al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Sulla terrazza del MArRC, alle ore 21:00 il Centro Internazionale Scrittori della Calabria promuove la conferenza “La Medea di Euripide. Le scritture nel tempo”. Un viaggio straordinario sul tema delle riscritture del teatro greco, rivivendo la tragedia “Medea” di Euripide, andata in scena ad Atene nel 431 a.C. e nella versione filmica di Pasolini (Medea 1969), con protagonista Maria Callas. Un’analisi comparativa dei due ‘testi’, distanti tra loro ventiquattro secoli tra analogie e differenze.
Aprono l’incontro gli interventi di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, e di Loreley Rosita Borruto, presidente del CIS della Calabria. Con il contributo di slides, relaziona Paola Radici Colace, ordinario di Filologia classica dell’Università di Messina, presidente onorario e direttore scientifico del Cis.
«L’irruzione di Giasone, elemento esterno e straniero nella vita di Medea, segna di fatto il repentino passaggio dal sacro allo sconsacrato, dal mitico al razionale, e la trasformazione improvvisa della giovane donna. Infatti, quando capisce che Giasone e i suoi compagni hanno usanze totalmente opposte alle sue, la fanciulla ha una crisi spirituale in cui le sensazioni di tormento si acuiscono, in un conflitto tra la realtà della nuova terra e la vita scandita dai rituali del suo passato nella Colchide» commenta la professoressa Paola Radici Colace.
«Una affascinante narrazione della tragedia greca, con richiami a pensieri ed attitudini umane sempre attuali. Con una location d’eccezione, rappresentata dalla panoramica terrazza del Museo, che rende questo viaggio di ventiquattro secoli ancora più sensazionale» conclude il direttore Malacrino.
Anche giovedì 17 agosto il Museo resterà aperto fino alle 23.00 (ultimo ingresso 22.30). Dalle 20.00, il prezzo del biglietto sarà di soli 3 euro, maggiorato di 1 euro a favore del patrimonio culturale danneggiato dall’alluvione in Emilia Romagna (art. 14, DL 61/2023).