Come preannunciato nella prima delle riunioni del nuovo corso della Consulta della Cultura, in cui sono stati varati i gruppi di lavoro, inizia una serie di incontri tematici, per focalizzare meglio gli obiettivi e per produrre idee e progetti a loro più coerenti.
La riunione convocata per giovedì 25 maggio alle ore 18 al Piccolo Auditorium di via Giusti è dedicata all’urbanistica e all’idea di città che si vuole proporre. L’incontro coinvolgerà direttamente i seguenti gruppi di lavoro: “Urbanistica ed estetica cittadina”; “Rigenerazione e riqualificazione urbana”; “Ambiente, ecologia e sviluppo sostenibile”; “Città Metropolitana e Area dello Stretto”; “Infrastrutture e portualità”; “Mediterraneo e rapporti internazionali”; “Reggio città degli studi”.
L’incontro è aperto anche a chi, pur non inserito in nessuno di questi gruppi, ugualmente ritiene di essere interessato e poter contribuire allo sviluppo della tematica, che è di primaria importanza. Per avere una chiara “idea di città”, infatti, si deve: sapere da dove si proviene, conoscere e apprezzare il proprio retaggio, essere coscienti del presente, possedere un concetto sufficientemente definito di futuro, del quale dobbiamo ammettere con Popper di essere tutti corresponsabili.
Così il portavoce della Consulta dr. Vincenzo Vitale: “Le proposte e i suggerimenti che si raccoglieranno verranno tecnicamente “levigati”, per essere poi inseriti in un pamphlet che si sottoporrà agli amministratori, nel corso di una tavola rotonda cui parteciperà Alessandro Bianchi, già Rettore della Mediterranea, uno dei padri della moderna urbanistica italiana, insieme a Domenico Passarelli, presidente della sezione calabrese dell’istituto Italiano di Urbanistica, e ad Alberto Ziparo, docente di Urbanistica all’Università di Firenze.
Così il portavoce della Consulta dr. Vincenzo Vitale: “Le Costruire un’idea di città coerente e definita non è facile: non è sufficiente essere accademici o cultori della materia, far parte dell’intellighenzia cittadina o amare la propria città; occorre anche essere decisi e lungimiranti, pragmaticamente orientati al bello e al buono, eticamente strutturati e disposti a seguire il maggiore interesse della comunità anche a scapito del proprio tornaconto. Tutte qualità che difficilmente riscontriamo nella nostra classe politica”.
Ancora Vitale: “La città va male soprattutto perché i nostri amministratori, tranne poche eccezioni, hanno palesemente dimostrato di non possedere un’idea di città sufficientemente chiara e coerente con la sua storia e, alcune volte, invischiati come sono nel presente della politica e degli scontri settari, si è potuto notare che non hanno nemmeno un barlume di consapevolezza del tema. La Consulta della Cultura, in questa svilente temperie, intende dare il suo contributo in idee alla città suggerendo ai nostri amministratori la via da seguire per il maggiore interesse cittadino.”