Praticamente in tutta l’Europa, salvo alcuni Paesi come l’Italia, la Polonia e l’Ungheria, i figli di coppie omogenitoriali sono riconosciuti fin dalla nascita, senza dovere affrontare lunghe battaglie per ottenere la trascrizione di certificati esteri o la stepchild adoption.
La maggioranza di Governo ha optato per una odiosa disparità di trattamento nel quadro dell’Unione europea, ignorando i diritti delle unioni arcobaleno e bloccando l’esperienza delle amministrazioni locali che hanno cercato, attraverso le trascrizioni dei certificati anagrafici, di dare risposta ad una legittima domanda di tutela da parte delle famiglie omogenitoriali e dei loro figli.
Dai principali Comuni del Paese è partita una battaglia di civiltà, a tutela della dignità della persona affinché si giunga al riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali ed al matrimonio egualitario, con il conseguente accesso alle adozioni così come previsto per le coppie eterosessuali.
Reggio Calabria sarà accanto ai Comuni di Roma, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Bari e a quanti altri, indipendentemente dal colore politico, saranno dalla parte dei diritti. Oggi pomeriggio, venerdi 31 marzo, alle ore 17.00, i rappresentanti dell’Amministrazione comunale saranno in piazza al fianco dei cittadini al sit-in promosso da Arcigay Reggio Calabria “I Due Mari” per “la piena uguaglianza di tutte le famiglie, per i diritti dei nostri figli e delle nostre figlie”.