Sul nostro pianeta c’è molta più acqua che terra, essendo il 70% della superficie terrestre coperta dal prezioso liquido. Gli oceani e i mari sono fondamentali per la sopravvivenza del pianeta in quanto forniscono metà dell’ossigeno necessario alla vita, assorbono il 30% di anidride carbonica e regolano il clima e la temperatura. Tuttavia, nel corso degli ultimi decenni, gli esseri umani sembra che stiano facendo a gara per distruggere l’ecosistema, partendo proprio da quel mare che, alle nostre latitudini, dovrebbe essere fonte di ricchezza. I mari sono diventati come un’immensa discarica a cielo aperto nella quale finisce ogni sorta di rifiuto: tappi , bottiglie di plastica , sacchetti, calcinacci, mozziconi di sigarette e persino gomme di automobili.
Per sensibilizzare i giovani alla tutela dell’ambiente e dei nostri litorali, nei giorni scorsi, le referenti della onlus “Plastic free”, Serena Pensabene e Ludovica Monteleone, hanno incontrato, nell’ambito del percorso ambiente promosso dall’Istituto comprensivo “Radice Alighieri” di Catona, gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di I grado. Ha introdotto i lavori la Dirigente scolastica, Avv. Simona Sapone, che, attraverso esempi concreti, ha invitato i ragazzi a riflettere su come, da piccoli gesti quotidiani, possa partire la scintilla per cambiare una situazione che sembra senza ritorno.
Le responsabili di “Plastic free”, Pensabene e Monteleone, che hanno intrattenuto gli studenti con slide, video e giochi interattivi, hanno sottolineato “come per salvare il mare sia necessario operare urgentemente con una serie di azioni di contrasto verso chi inquina”; sensibilizzare i più giovani su queste problematiche, effettuare la raccolta differenziata, evitare di portare in spiaggia oggetti in plastica usa e getta, organizzare la pulizia periodica delle spiagge.
Alla fine della “due giorni” di incontri e dibattiti, nel cortile della scuola, è stato piantato un albero come simbolo universale della vita e segno di rinascita.