Secondo appuntamento questa mattina dell’attività Arteterapia “La mia vita è un’opera d’arte”, promossa da “L’arte dello star bene” nel progetto “Volare”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in partenariato con le maggiori reti di volontariato sul piano nazionale, Anteas e Auser.
Un progetto nato dall’esigenza di coinvolgere gli anziani di tutta Italia e nel caso della Calabria, di Antonimina (nello specifico della clinica Villa Vittoria, tra le reti di eccellenza) consentendo loro dopo due anni di emergenza sanitaria e di isolamento sociale, l’occasione di ripartire, favorendo un processo non solo di condivisione di momenti e di spazi, quanto piuttosto un cambiamento nello stile di vita, concependo l’invecchiamento attivo e cercando di superare l’apatia.
Gli scatti fotografici, oggetto delle escursioni dell’attività “Appunti di viaggio”, rappresentano il diario di bordo condiviso dai pazienti della clinica Villa Vittoria che anche questo mercoledì, diretti dall’artista locrese Maria Adele Longo, hanno riprodotto alcuni dipinti in base alle loro capacità ed emozioni suscitate nell’osservare gli scatti fotografici e i racconti prodotti, sviluppando il potenziale creativo insito in ciascuno di loro con l’arteterapia.
Diversi anche i soggetti realizzati con pennelli e colori dai pazienti, lasciatisi trasportare dalla libera espressione “artistica”, quali ad esempio: Monte Tre Pizzi, lungomare di Locri, foresta con tramonto e grappolo d’uva; e poi chi invece, ha preferito dedicarsi alla lavorazione dell’argilla.
«Mi piace dipingere, è una passione che ho da quando ero bambino» è stato il commento a caldo del signor Gino e poi il signor Vincenzo, ex infermiere, che ha definito l’arteterapia un vero e proprio toccasana, capace di trasmettere un mix di piacevoli emozioni «Perché il mio motto – ha detto – è non mollare».
«L’attività di Arterapia – ha spiegato l’artista Maria Adele Longo – è utile e preziosa per tutti: bambini, adolescenti e adulti. L’arte può diventare una grande “amica” perché colora le nostre vite, aiuta a vivere meglio. Per fare arterapia – ha aggiunto – non servono competenze artistiche precise, ma semplicemente il desiderio di lasciarsi andare e di farsi trasportare dalle emozioni. Come? Attraverso l’utilizzo di colori e la manipolazione di vari materiali. Con le attività artistiche il soggetto ha la possibilità di entrare in contatto con il suo Io ed anche con gli altri. Proprio perché l’arte ha un grande potere comunicativo. È come un tuffo in profondità di se stessi alla ricerca di emozioni nascoste. Queste emozioni verranno riportare sulla tela attraverso forme e colori. Un bellissimo percorso liberatorio. Nella prima giornata di arteterapia con gli anziani – ha proseguito Maria Adele Longo – ho notato un po’ di indecisione e timore per questa nuova attività, ma già oggi, nel secondo incontro, nell’aria c’era più entusiasmo, gioia e voglia di fare. Durante la realizzazione della tela sono emersi molti sentimenti e sensazioni a volte dimenticati. È proprio questo il compito dell’arte. Questo processo di produzione artistica oltre a sviluppare potenziale creativo che c’è in ognuno di noi, aiuta ad alleviare ansia e stress, crea uno stato di rilassamento nella persona, modificando e migliorando così il proprio stato d’animo. Questo non può che tradursi nel grande potere dell’arte».
Come ricordato da Domenica Bumbaca, Generatore di Comunità (Ge.Co) per la Calabria, le opere degli “artisti” della clinica di Antonimina, al termine dell’attività, saranno poi esposte e viaggeranno per le Regioni d’Italia.
Prossimo appuntamento con l’arteterapia, mercoledì 23 novembre.