È stata inaugurata domenica sera a Gerace, nella Chiesa di San Francesco, la mostra itinerante: “Maternità e Sacralità – i fini dell’amore, i volti dell’amore – arte, cultura e sport”. Davanti ad un pubblico numeroso l’Assessore Salvatore Galluzzo ha aperto la serata porgendo i saluti del Sindaco di Gerace Giuseppe Pezzimenti, quindi ha ringraziato gli organizzatori per la scelta del tema: «L’arte – ha evidenziato – ha sempre più un ruolo sociale e assume un valore aggiunto nei progetti di recupero d’inclusione dei detenuti come questo che propone l’associazione “Arteterapia Zefiroart”, guidata dalla presidente Carmela Salvatore, che attraverso la mostra itinerante che inauguriamo questa sera pone al centro le emozioni e i sentimenti di coloro che si trovano all’interno della Casa Circondariale di Locri. insieme alle loro opere sono esposte quelle di molti artisti della Locride, a rappresentare l’importanza di fare comunità e di favorire l’interazione sociale in un momento delicato in termini interpersonali, ristabilendo un contatto tra due realtà che altrimenti rimangono distanti tra di loro».
L’Assessore Galluzzo ha poi letto una lettera, densa di emozioni, inviata dal direttore della Casa Circondariale di Locri Patrizia Delfino, che ha sottolineato l’importanza di progetti di inclusione, come questo portato avanti dalla Zefiroart, che può divenire un punto di riferimento utile per il reinserimento sociale che passa attraverso la cultura.
È poi intervenuta Carmela Salvatore, presidente dell’associazione culturale “Arteterapia Zefiroart” di Gioiosa Jonica, che ha ricordato l’importante collaborazione con la Consulta delle Associazioni di Gioiosa Jonica, quindi ha descritto l’idea progettuale che ha riguardato, in particolare, la sfera emotiva del mondo della Casa Circondariale di Locri, dove si è lavorato con i detenuti che hanno avuto la possibilità di dipingere i propri sentimenti sulle tele che sono esposte al pubblico accanto a quelle di alcuni dei più importanti artisti del territorio.
Il professore Attilio Maria Spanò ha ricordato la propria esperienza di volontario e insegnante di storia dell’arte in alcune strutture penitenziarie ed ha sottolineato le peculiarità che si sono in quei luoghi e la necessità di guardare le opere “di questi ragazzi” facendo un passo indietro e immaginare un diverso baricentro per comprendere il loro punto di vista e le sensazioni che provano e che trasmettono all’esterno sentendosi liberi.
Subito dopo Ilenia Ritorto ha evidenziato che il punto di riferimento della mostra è l’interazione tra chi ha preso parte al progetto all’interno della Casa Circondariale di Locri e gli artisti che hanno aderito con le proprie opere da esporre insieme da Gerace, dove la mostra rimarrà fino a sabato 18 giugno sempre all’interno della chiesa di San Francesco, per poi proseguire in altri paesi della Locride ad iniziare da Siderno e a seguire Roccella Jonica, Gioiosa Jonica, Marina di Gioiosa Jonica e Locri.
Nel corso della serata sono stati presentati i vari artisti che espongono, ad iniziare dai fratelli Tonino e Giovanni Condò che a Gerace hanno ripreso e portato avanti la tradizione artistica delle ceramiche che hanno contraddistinto l’artigianato locale nei secoli. A tal proposito l’Assessore Galluzzo ha anticipato che nelle prossime settimane Gerace ospiterà una mostra di ceramiche provenienti da Malta, che sono state prodotte a Gerace su commissione di Venezia.
Tra gli altri artisti che espongono ci sono: Franck Armocida, Marisa Catalano, Geppo Femia, Natalia Albanese, Francesco Loccisano, Mariella Costa, Tiziana Zimbalatti, Girolamo Gullace, Emanuela Verbeni, Giuliano Zucco. Fitwalking con Fausto Certomà.
La serata si è conclusa con l’esibizione di Francesco Loccisano che ha deliziato i presenti interpretando alcuni brani del suo ricco e applaudito repertorio.