“Io penso che un uomo senza utopia, senza sogno, senza ideali, vale a dire senza passioni e senza slanci sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio, una specie di cinghiale laureato in matematica pura” - Fabrizio De Andrè
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Strage di Cutro, l’installazione galleggiante della street artist Laika in memoria delle vittime del naufragio

Per ricordare le vittime del naufragio di Steccato di Cutro, a un anno dalla tragedia, la street artist Laika ha realizzato la sua nuova opera nelle stesse acque in cui sono affiorati i corpi di 94 persone, 35 dei quali minori, senza contare un numero imprecisato di dispersi. Si tratta di un’installazione galleggiante di 4 metri per 2, che ritrae un giovane migrante che lotta in mare per la sua vita: al centro dell’opera appare la scritta ‘Never again’. “Il Mediterraneo e’ un cimitero sterminato, un mare che trascina sul suo fondo migliaia di vite. Subito dopo la strage di Cutro, a causa di un decreto di questo governo, nato con la scusa di bloccare gli sbarchi ma che di fatto ostacola i soccorsi, i morti sono aumentati a circa 7 al giorno. Senza quei viaggi insensati delle navi soccorso verso porti lontani, senza fermi e multe assurde alle ong ora forse piangeremmo meno vite spezzate”, ha dichiarato Laika. “E’ incredibile che i governi europei non comprendano la disperazione di questa gente, disposta a subire torture nelle prigioni libiche, a rischiare di morire in mezzo al mare pur di scappare dal proprio paese d’origine – ha continuato l’artista -; dal 2014 sono oltre 28.000 le persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo, una strage senza fine”. A distanza di un anno la strage di Cutro non sembra aver fine: e’ ancora in corso l’inchiesta per mancato soccorso e viene negato il ricongiungimento familiare alle vittime sopravvissute. “E’ necessario creare dei canali legali e sicuri di accesso per queste persone che scappano da guerre, poverta’, persecuzioni e violazioni dei diritti umani: un ‘Safe Passage’. Cambiamo le leggi affinche’ tutto cio’ non accada mai piu’. Never Again”, ha concluso Laika. L’intervento artistico e’ raccontato in un video diretto da Vincenzo Farenza.

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