Prosegue a oltranza la protesta silenziosa dei familiari delle vittime del naufragio davanti alla camera ardente di Crotone. I familiari si sono seduti sul manto stradale bloccando il passaggio alle auto per impedire che le salme vengano trasferite in altre città.
“Ci avevano promesso che ci avrebbero aiutato a rimpatriare le salme in Afghanistan ma dopo 12 giorni non è accaduto nulla”, dice Basir che ha perso la cognata e il cognato. Al momento i trasferimenti sono stati bloccati.
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