Cinquantaquattro edizioni non sono una ricorrenza ma un tempo che ogni anno ritorna. Il Cenone di San Silvestro e il Pranzo del Primo dell’Anno di Casa Barbieri, giunti alla 54ª edizione e già sold out, tornano anche quest’anno come rito collettivo che attraversa generazioni e territori. In quello che è uno dei borghi più belli d’Italia, dove dimora la cucina calabrese, sono attesi, infatti, ospiti dal Sud Italia, dalla Toscana, dal Veneto e dall’Emilia-Romagna – Ferrara in particolare – insieme a famiglie che da oltre quindici anni rinnovano questo appuntamento come si fa con ciò che ha valore.
IL CENONE COME SINTESI DI UN PERCORSO
Il Capodanno di Barbieri non è un evento isolato, ma la sintesi naturale di un anno che ha visto la famiglia attraversare contesti diversi senza mai cambiare linguaggio. Il menù di San Silvestro, costruito tra mare e dorsale appenninica, richiama la cucina delle vigilie e delle feste: una tavola che apre con assaggi di casa, fritti di campagna, pani e sapori del mare, accompagna l’attesa con piatti che uniscono la Piana di Sibari col Pollino e la Sila, e si chiude con i dolci tradizionali calabresi, dalla giurgiulena ai cannaricoli, come gesto augurale e di continuità. Non un esercizio di stile, ma un modo di stare insieme.
UN 2025 CHE SI CHIUDE CON IL SAPORE DELLA MADRE TERRA
Il 2025 è stato un vero e proprio percorso di gusto che si è aperto con un lavoro profondo sulla biodiversità e sulla memoria agricola: iniziative dedicate alle erbe spontanee, alla figura del raccoglitore, al ritorno consapevole alla terra come atto culturale e pedagogico. Una visione che ha ribadito l’idea di cucina come conoscenza, rafforzata anche dal dialogo con il mondo universitario, dove Barbieri è stato raccontato come modello di impresa familiare radicata e coerente.
DAI BORGHI AI GRANDI PALCOSCENICI NAZIONALI
E non è un caso se negli ultimi 365 giorni il brand autentico della Famiglia Barbieri ha attraversato i principali snodi della promozione enogastronomica italiana: dal Vinitaly and the City a Sybaris, con il pranzo identitario all’interno del Museo della Sibaritide, all’ultimo Artigiano in Fiera di Milano, passando per la Expo universale di Tokyo. Presenze che hanno portato la Famiglia Barbieri ad essere partner affidabile per la promozione della Calabria fuori dai confini regionali non come folklore, ma come sistema culturale riconoscibile, capace di parlare a pubblici diversi attraverso i Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria straordinaria. E questo grazie anche grazie all’impegno, su tutti, del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e dell’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo.
DA AIS ROMA ALL’UNIVERSO RAMBALDI: IL GUSTO COME RACCONTO CULTURALE
A questo percorso si aggiungono due tappe simboliche e strategiche del 2025: la presenza a AIS Roma, dove la cucina di Barbieri è stata raccontata come esperienza identitaria capace di dialogare con il mondo della cultura enologica e della formazione, e a Ferrara, la mostra promossa in occasione del centenario della nascita del maestro degli effetti speciali, tre volte Premio Oscar, Carlo Rambaldi, legato alla Famiglia Barbieri da un legame di stima ed amicizia e che in occasione del suo soggiorno ad Altomonte, ospite dell’oasi di pace e relax, ha donato cinque opere importanti, espose per l’occasione.
LE CONFRATERNITE, UN RITO CIVILE E DI COMUNITÀ
All’interno di questo percorso si collocano le esperienze legate alle Confraternite del cibo, a partire da quella degli Zafarani Cruschi del Pollino, nata proprio ad Altomonte e protagonista di momenti pubblici di forte valore comunitarioEventi laici, culturali e identitari che rappresentano un modo alto di fare comunità, custodire saperi e trasmettere valori. La tavola come spazio civile e condiviso.
GLI EVENTI RELIGIOSI: L’OSPITALITÀ COME SERVIZIO
Diversa e ben distinta è la cornice e la dimensione religiosa, che nel 2025 ha visto Casa Barbieri accogliere momenti di forte valore simbolico, come i festeggiamenti per l’insediamento episcopale di Mons. Raffaele De Angelis, nuovo Vescovo di Piana degli Albanesi, a Lungro. In quell’occasione, l’ospitalità si è fatta servizio silenzioso, rispetto del rito e della comunità ecclesiale.
OLTRE I CONFINI DELLA CALABRIA: IL DIALOGO INTERNAZIONALE
L’ultimo anno, ancora, ha segnato anche l’apertura internazionale del percorso Barbieri, dal dialogo euro-africano sulla filiera agroalimentare fino all’esperienza in Giappone, dove la cucina calabrese ha incontrato una cultura lontana ma affine per senso del gesto, ritualità e misura. Ovunque, lo stesso messaggio: identità senza compromessi, apertura senza imitazioni.
BARBIERI: IL 2025 CI HA PORTATO LONTANO MA SENZA ALLONTANARCI DA CASA
Il 2025 – commentano Enzo, Patrizia, Michele, Alessandra e Laura Barbieri – è stato un anno che ci ha portato lontano senza mai allontanarci da casa. Abbiamo attraversato fiere e spazi di comunità diversi, ma non abbiamo mai cambiato linguaggio. Il Cenone di San Silvestro e il Pranzo del Primo dell’Anno sono la sintesi di tutto questo: tornare a tavola insieme, con ciò che siamo.
UN CONSUNTIVO CHE DIVENTA RIPARTENZA
Il sold out del Capodanno non è un traguardo, ma una conferma. Barbieri chiude il 2025 con la consapevolezza che la Calabria, quando è raccontata con verità, non ha bisogno di essere spiegata. Basta apparecchiarla.
